00:00 23 Dicembre 2015

Sino a fine anno saranno poche le novità, poi…

Nel periodo a cavallo tra il Natale ed il Capodanno inizieranno i primi disturbi a carico del Vortice Polare ma ancora non ci sono garanzie e prima che possano rendersi visibili conseguenze a livello della circolazione atmosferica mediterranea, dovremo aspettare la prima settimana di gennaio.

Trascorrono le giornate e ancora non si vede un reale cambiamento della circolazione atmosferica in vista per il Mediterraneo almeno sino alla fine del mese; sarà quindi un Natale anticiclonico, seguito da un Capodanno altrettanto anticiclonico quello che ci aspetta nei prossimi giorni. L’enfasi dell’alta pressione è provocata da una situazione barica ormai arenata su standard atmosferici piuttosto recidivi nel loro continuo, costante perpetuarsi da ormai un paio di mesi. Nonostante tutto, l’atmosfera tenterà almeno in parte di mescolare le carte in tavola, portando sull’Europa un primo cambio d’assetto della circolazione atmosferica con effetti che, a livello locale nazionale, si farebbero sentire solo con gradualità. 

Cosa succederebbe in soldoni? 

In prima battuta dovremo aspettarci una ripresa dei flussi di calore diretti verso la regione polare, ma cosa sono precisamente? In buona sostanza questi flussi d’aria più tiepida sono le uniche "armi", l’unico stratagemma in grado di portare dei periodi instabili e vivaci anche alle medie latitudini dell’emisfero. In certi anni si dimostrano persistenti e molto attivi, portando sull’Europa delle stagioni invernali altrettanto vivaci, altre volte (come questo inverno) dimostrano scarsa o nulla attività, vedendo così favorito un Vortice Polare molto compatto e poco propenso agli scambi di calore tra la fascia delle medie e la fascia delle alte latitudini.

La vivacità dei nostri inverni e la possibilità o meno d’avere periodi d’instabilità a carattere freddo sull’Europa, vengono quindi favoriti dalla presenza di un Vortice Polare cosiddetto DISTURBATO, azioni di disturbo che traggono origine spesso e volentieri da una risalita verso il polo di masse d’aria tiepida di origine subtropicale-oceanica. Parte di questi movimenti cominceranno a prendere vita proprio nell’ultima settimana di dicembre, portando un significativo raffreddamento della temperatura in territorio russo a due passi dall’Europa. 

Conseguenze sull’Italia?

A casa nostra questi movimenti passeranno quasi del tutto inosservati, anche se l’innalzamento dei massimi anticiclonici dal bacino del Mediterraneo all’Europa centro-orientale, potrebbero modificare la circolazione dei venti anche sul nostro Paese.Sperimenteremo così un’interruzione della ventilazione sud-occidentale che in questi giorni rende i cieli grigi e nuvolosi soprattutto lungo le regioni del medio ed alto Tirreno, favorendo la presenza frequente delle nebbie sulla Valpadana. Al suo posto una ventilazione nord-orientale (Tramontana – Grecale) che ripulirebbe i cieli dalla nuvolosità, favorendo certamente delle giornate più soleggiate e la presenza di valori igrometrici più bassi rispetto agli standard attuali. 

Con l’arrivo di gennaio 2016 sarà infine da valutare se questa ventilazione potrà trascinare sull’Italia un po’ dell’aria fredda precedentemente affluita sull’est Europa. Potrebbero aumentare anche le chances d’avere qualche spunto di instabilità sulle regioni estreme meridionali. 

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Autore : William Demasi