Altrettanto grave e' la situazione nell'alveo del fiume Ticino dove, a Pavia, si e' registrato un livello pari a -4,65 metri sotto lo zero
idrometrico.
Allarme viene segnato anche nel bacino del fiume Adda, dove il livello idrico del lago di Como si e' ulteriormente abbassato (-29,8 centimetri sotto lo zero idrometrico; a -40 centimetri scattera' il regime di minima regolazione: vale a dire potra' essere prelevata una
quantita' d'acqua non superiore agli afflussi da monte).
Per quanto riguarda gli altri laghi, torna a destare preoccupazione la situazione del lago d'Iseo, la cui altezza e' scesa di ulteriori 3 centimetri, cosi' come il lago di Garda e quello Maggiore sono calati, da ieri, di circa un centimetro; costante, invece, la condizione del lago d'Idro.
I prelievi irrigui, rispetto alle concessioni, sono al 39%
dal Po, al 55% dalla Dora Baltea e al 62% dal Ticino, ma
stanti le condizioni registrate e' facilmente ipotizzabile
una loro ulteriore riduzione.
''Di fronte a questo preoccupante scenario e' indispensabile il rispetto degli accordi sottoscritti fra i soggetti interessati all'utilizzo della risorsa idrica e sanciti dal recente Decreto della Regione Lombardia, che impone e si impegna per il rilascio di 68 milioni di metri cubi dai bacini idroelettrici montani''