00:00 7 Giugno 2005

Siccità: così al nord le cose non vanno bene per niente

Brutta situazione nel nord Italia.

Scambi meridiani di calore sempre più frequenti, flusso perturbato atlantico che non ne vuol sapere di traghettare almeno un paio di perturbazioni piovose in tutta l’area del Mediterraneo e situazione che si fa di anno in anno più preoccupante sul nord Italia e, a tratti, anche sul resto del Paese.

Mentre però il centro-sud finisce per ricevere, sia pure in modo irregolare, precipitazioni temporalesche più frequenti, giacchè lontano dal grande baluardo alpino, al nord qualche acquazzone non basta per riportare la situazione idrica nella norma.

Al settentrione vivono milioni di persone, la Lombardia è una delle aree più densamente popolate d’Europa, si capisce come la richiesta d’acqua e di energia sia notevole.

Qui non sono tanto le temperature a preoccupare, quanto la mancanza di una certa regolarità nelle piogge e nelle nevicate.

Non è poi nemmeno così vero che dopo lunghe fasi asciutte, arrivano piogge concentrate e violente in pochi giorni: qualche volta è successo, ma i dati degli ultimi anni, a parte gli episodi alluvionali del 2000 in Piemonte, del 2002 in Lombardia e del 2003 nel Tarvisiano, ci dicono che quando piove, almeno in pianura, solo occasionalmente si superano i 10-15mm.

Molte perturbazioni o presunte fasi perturbate si rivelano modeste con accumuli pluviometrici irrisori.

Anche questa circolazione da nord non aiuta il settentrione a recuperare il deficit idrico che si sta trascinando dall’inverno.

Garda e Lago di Como, ma anche il Tagliamento hanno già denunciato una situazione preoccupante, vedremo cosa succederà nelle prossime settimane ma difficilmente una situazione siccitosa si ripara nei mesi estivi, anche se questo periodo risulta statisticamente il più piovoso dell’anno sul settore alpino.
Autore : Alessio Grosso