00:00 11 Aprile 2013

Scoppierà un’estate anticipata dopo la metà del mese?

Con l'arrivo del prossimo week-end prenderà il via un lungo periodo anticiclonico che ci accompagnerà per diversi giorni con temperature in lento e costante aumento. Al via un estate anticipata?

Da un estremo all’altro nel giro di pochi giorni. Dopo la lunga sequenza di giorni perturbati tra marzo ed inizio aprile, la seconda metà della primavera sembra voglia riprendersi con gli interessi quanto non ha potuto manifestare sino a questi giorni. Con l’arrivo di domani, venerdì 12 aprile, l’ultimo fronte perturbato della serie attraverserà il nostro Paese determinando ancora dei rovesci e qualche fugace temporale sulle regioni del nord. Con l’arrivo del fine settimana una importante impennata delle temperature sino a valori prossimi ai +10 alla quota di 850hpa guadagnerà l’Italia a partire dai settori occidentali avviando di fatto una nuova fase atmosferica.

Quanto potrebbe durare l’anticiclone?

L’aumento del geopotenziale reciterà un ruolo importante soprattutto sull’Europa occidentale. Sul lungo periodo la Francia e la penisola Iberica paiono essere i due settori d’Europa che più di altri saranno protetti dalla presenza dell’anticiclone che, se possibile, andrà intensificandosi ricevendo ulteriori contributi di aria calda africana tra la seconda e la terza decade di aprile. Entro tale data la fatidica isoterma estiva +15 a 850hpa potrebbe far capolino sul vecchio continente proprio a partire dal settore iberico ponendo le basi per l’avvio di una estate anticipata.

Si tratta di un’ipotesi fantasiosa o realizzabile?

Al momento sia il centro di calcolo europeo che quello americano evidenziano questo eccesso di geopotenziale partire proprio dalla penisola Iberica e dal Marocco, guadagnando spazio sull’Europa occidentale. La previsione di per se pare essere abbastanza probabile, tuttavia non è ancora completamente chiarito quale ruolo reciterà l’Italia su questo cambio di circolazione.

Mentre l’Europa occidentale sarà sotto la protezione dell’anticiclone, l’Italia potrebbe subire l’influenza marginale di alcune masse d’aria più fresca provenienti da nord-est europeo. Le prime manifestazioni di instabilità pomeridiano-appenninica farebbero così ben presto capolino lungo i nostri rilievi durante tiepidi e lunghi pomeriggi assolati della seconda metà d’aprile.

Se l’anticiclone dimostrasse di avere sufficiente forza da estendere la propria influenza sino all’Europa centrale, l’Italia non verrebbe risparmiata da un graduale e costante aumento termico che, se portato all’eccesso porterebbe ben presto i primi valori "simil-estivi" su alcuni settori dello stivale.

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Autore : William Demasi