I ricercatori della Scripps Institution of Oceanography a La Jolla, in California, e dell'Università della California a San Diego,
grazie all'analisi delle immagini satellitari riprese dallo Ice Cloud and land Elevation Satellite (ICESat) della NASA hanno scoperto
una rete di laghi che si diramano sotto la spessa coltre dei ghiacci antartici. La scoperta pubblicata sull'ultimo numero della rivista "Science" ha rivelato la presenza di oltre 150 laghi il più grande dei quali, il lago Vostok, ha una superficie di più di 15.000 chilometri quadrati, che è simile a quella del lago Ontario nel Canada sud-orientale. Oltre a questi laghi dalle caratteristiche piuttosto statiche ma di enorme valore scientifico per la possibilità che offrono di studiare i microorganismi prersenti nelle profiondità incontaminate del "sottosuolo", tramite l'analisi satellitare, è stata identificata una sorprendente rete idrica, costituita da quatto laghi al di sotto di due enormi ghiacciai nell'Antartide occidentale dalli connotati molto dinamici con la proprietà di riempirsi e svuotarsi molto rapidamente.
Pur essendo completamente circondata da ghiacci, l'acqua può rimanere allo stato liquido in virtù della elevata pressione a cui è sottoposta proprio dagli strati di ghiaccio soprastanti. A differenza dei laghi presenti sotto la calotta antartica quelli appena identificati hanno la particolarità di trovarsi al di sotto di ghiacciai in rapido movimento.
Per quanto sia ancora presto per poter descrivere il modo in cui queste masse di acqua liquida influiscano sulla velocità del flusso di ghiaccio, la comprensione di questi meccanismi è essenziale per una corretta previsione del possibile contributo dello scioglimento dei ghiacci antartici all'aumento del livello del mare.
Due ghiacciai esaminati con la caratteristica di possedere bacini idrici sotto la coltre ghiacciata, chiamati Whillans e Mercer,
sono fra i più imponenti del continente e trasportano ghiaccio dalle regioni interne occidentali verso il Mare di Ross. I laghi più estesi misurano rispettivamente 120 e 500 chilometri quadrati, mentre gli altri hanno dimensioni decisamente inferiori, pur formando nel complesso una rete idrica imponente.