00:00 23 Novembre 2017

Sciabolata artica di fine mese: arriva o non arriva?

L'affondo artico sarà disturbato e neutralizzato?

Quando si profila qualcosa di davvero rilevante per l’Europa o per l’Italia dalla regione scandinava o artica che sia, interviene spesso l’Atlantico con i suoi venti miti o le alte pressioni invadenti, a ricordarci che stiamo vivendo in tempi decisamente anomali.

Anche questa volta le correnti da ovest stanno provando ad inserirsi: ce lo hanno segnalato in tutte le emissioni modellistiche di stamane, in cui per un attimo abbiamo pensato che tutto avevamo raccontato ai lettori negli ultimi giorni ai lettori fosse carta straccia.

Invece poi siamo andati a visionare ogni singola emissione di ogni singolo modello e ci siamo accorti che la massa d’aria artica in fondo è ancora lì e battaglierà sino all’ultimo per non essere spazzata rapidamente verso est da qualche panciuto anticiclone.

Rispetto a 24 ore fa quello che sembra certo è l’affondo tra martedì 28 e mercoledì 29, che spingerà una perturbazione ad attraversare tutta la Penisola da nord-ovest verso sud est, con anche un discreto contributo di precipitazioni e di nevicate a quote basse al nord sul settore alpino e forse non solo.

Quello che accadrà tra giovedì 30 e sabato 2 dicembre rimane invece ancora piuttosto fumoso: al momento è più facile che si rinnovino condizioni di instabilità lungo le regioni adriatiche e sul meridione con annesse nevicate sin sotto i 500-600m sull’Appennino, mentre altrove dovrebbe presentarsi un tempo asciutto, in parte soleggiato ma freddo, di tipo invernale.

Subito dopo si aprono due scenari: o il ritorno di correnti atlantiche un po’ strozzate dall’alta pressione in un contesto di debole variabilità o altri affondi artici in grado di determinare ondate di freddo anche più massicce e nevicate soprattutto in Adriatico e sull’Appennino meridionale.

Nel corso della giornata seguiranno ulteriori aggiornamenti alla luce delle nuove emissioni!

Autore : Alessio Grosso