00:00 23 Ottobre 2015

Rischio alluvionale; per quanto ancora?

Per il nostro Paese la stagione autunnale rappresenta sempre un periodo dell'anno particolarmente sensibile: gli eventi piovosi possono sovente sfociare in vere e proprie alluvioni. Quando usciremo dalla sfera di rischio?

Per i paesi affacciati sul bacino del Mediterraneo, l’esordio dell’autunno è scandito da una crescita esponenziale del rischio alluvionale, un rischio sovente legato ad intense manifestazioni temporalesche di origine marittima. La genesi di tali fenomeni è da ricercare nella coesistenza di alcuni fattori predisponenti che sembrano darsi appuntamento sul Mediterraneo proprio in occasione del periodo autunnale. Questa stagione rappresenta infatti lo spartiacque tra la circolazione estiva che tende con gradualità a farsi da parte e la circolazione invernale che subentra soltanto dopo un lungo periodo di preparazione. L’autunno rappresenta quindi una stagione di transizione che mette in gioco masse d’aria caratterizzate da una temperatura ancora molto elevata. Un profilo termodinamico lasciato in eredità dalla stagione estiva, che predispone alla formazione di manifestazioni temporalesche anche violente.

Quando poi l’estate risulta caratterizzata da temperature sopra la media, il rischio alluvionale può incrementarsi, seppur non esistano correlazioni dirette tra un profilo termico sopra la norma ed il rischio alluvione. Attenzione quindi, l’ultima parola spetta sempre alla circolazione atmosferica che dominerà la scena durante il periodo autunnale e che potrà essere più o meno predisponente alla genesi di questi fenomeni. In ogni caso rimangono pochi dubbi sul fatto che in QUESTO periodo dell’anno, il rischio di precipitazioni intense può e deve essere considerato una tappa obbligata con cui dovremo fare i conti anche negli anni a venire.

Per quanto riguarda l’autunno 2015, frequenti fasi atmosferiche caratterizzate da una ventilazione orientale hanno limitato il rischio alluvionale sulle regioni settentrionali, ironia della sorte quelle stesse regioni che durante l’estate hanno sperimentato i surplus di calore più rilevanti, ulteriore dimostrazione che senza una sinottica adeguata, l’eccesso di calore non porta necessariamente alle alluvioni. Le fasi eoliche veicolanti aria fredda da nord-est hanno spostato la fascia dei contrasti sulle regioni del centro-sud che in queste settimane si trovano a fare i conti con una situazione ben diversa rispetto alle atmosfere d’autunno avanzato che ormai da tempo si respirano sulle regioni settentrionali.

Qui i contrasti sono ancora accesi, le masse d’aria caldo umide di origine mediterranea ed africana impongono ancora la propria voce ed i fenomeni ad esse associati acquisiscono tutt’altro spessore! In ogni caso la stagione sta avanzando anche per questo settore d’Italia, l’orologio fa tic-tac e con l’arrivo della parte più avanzata dell’autunno, coerentemente col periodo stagionale che stiamo vivendo, scemerà il rischio alluvionale anche per tutte quelle regioni che in queste settimane hanno patito più di altre gli effetti del maltempo.

Autore : William Demasi