Scongiurato il blocco anticiclonico nord-africano la stagione guarda avanti. Ora c'è un flusso fresco e asciutto ben teso dall'Atlantico verso il cuore dell'Europa. Tanto basterà per tenere a debita distanza il caldo fastidioso, garantendo invece quello gradevole.
I giorni però trascorrono veloci e l'evoluzione successiva a livello sinottico è destinata comunque a mutare rapidamente. In particolare la nostra attenzione andrà ad un centro depressionario, probabile trasformazione extratropicale dell'uragano Irene, che dal nord America si porterà sull'Islanda per poi approdare sull'Islanda agli inizi di settembre.
Da questo vortice una goccia fredda potrebbe staccarsi in direzione sud e andare a perdersi nel bel mezzo dell'Atlantico, al largo delle coste iberiche. Lo scenario è di quelli che contempla una risposta dinamica subtropicale, rappresentata da una nuova campana anticiclonica in probabile riassetto sul bacino del Mare Nostrum.
Ne deriverà una probabile nuova fase di tempo stabile tra il 2 e il 5 settembre, con ritorno del caldo soprattutto al centro e al sud. La situazione descritta comunque non presenta al momento caratteristiche di stazionarietà, ma darà molto probabilmente spazio ad una nuova successiva incursione fresca e instabile atlantica che si inoltrerà nel mese di settembre traghettandoci verso l'ultima malinconica parte dell'estate.