00:00 28 Marzo 2013

Quanto scenderanno le temperature al nord tra domenica e lunedì?

Domenica 31 (giorno di Pasqua) una vivace ventilazione nord-orientale farà ingresso sulle regioni del nord portando un nuovo ridimensionamento delle temperature. Cerchiamo di capirne le ragioni.

Una depressione tira l’altra, lo stato del tempo su Europa e Mediterraneo sarà influenzato anche nei prossimi giorni dal transito di alcune veloci depressioni frutto del contrasto tra l’aria fredda presente appena al di la delle Alpi e quella sensibilmente più mite che si affaccia dal basso Mediterraneo. Le regioni del nord più di altri settori italiani, subiscono a tratti l’influenza dell’aria fredda che continua ad affluire sulla Mitteleurope con un tipo di tempo che acquista molte delle caratteristiche dell’inverno avanzato.

 

La stagione primaverile 2013 si trova assai indietro sulla tabella di marcia. La posizione delle figure di bassa pressione sul Mediterraneo sostengono questa ipotesi. L’aria fredda costringe i minimi ciclonici a mantenere posizioni piuttosto "basse", senza mai interessare direttamente le regioni settentrionali dove i venti meridionali fanno molta fatica ad entrare anche al suolo. Proprio le regioni del nord si trovano a fare i conti con una ventilazione orientale o settentrionale che mantiene un clima piuttosto freddo per la stagione, soprattutto nei bassi strati.

La depressione che transiterà tra la giornata di oggi, giovedì 28 e la mattinata di domani, venerdì 29 marzo, lascerà in eredità un effimero quanto temporaneo aumento della temperatura provocato dall’azione temperaneamente più incisiva dei venti meridionali. Con l’arrivo della festività pasquale lo spostamento ad est del polo depressionario lascerà ben presto spazio all’arrivo di una nuova massa d’aria fredda che attraverso la porta della Bora porterà una nuova flessione termica su tutto il nord.

Il flusso di aria fredda proseguirà anche a Pasquetta (lunedì primo aprile) quando l’avvicinamento di una nuova perturbazione determinerà un aumento delle nubi su diverse regioni italiane. La neve potrebbe tornare a cadere sin sotto i 1000 metri qualora le precipitazioni dovessero spingersi sino alle regioni settentrionali.

Il calo della temperatura si farà sentire soprattutto durante le ore notturne e sarà particolarmente avvertibile sulle aree pianeggianti dove la temperatura si manterrà decisamente bassa. Lunedì primo aprile (giorno di Pasquetta) a risentirne saranno soprattutto i valori massimi, complice la mancanza di irraggiamento solare e la presenza di cieli spesso nuvolosi.

Seguite gli aggiornamenti.

 

Autore : William Demasi