00:00 22 Gennaio 2019

Quando il mare “getta la spugna”: le nevicate in Liguria, come e quando?

La Liguria viene spesso etichettata come regione dal clima mite anche in inverno...ma non è sempre così.

Se ad un osservatore profano, non ligure, venisse chiesto quali sono le probabilità di vedere la neve in Liguria in inverno lui risponderebbe senza ombra di dubbio: pochissime! Questa affermazione è valida per alcune zone della Liguria, dove effettivamente l’evento “neve” è davvero raro. Vi sono però zone costiere dove una nevicata in pieno inverno non è nulla di eccezionale, anzi, conferma quasi la regola.

Esaminado l’orografia dell’arco ligure, notiamo una cosa molto curiosa: le catene montuose alle sue spalle sono più alte ai lati rispetto al centro della regione. La provincia di Imperia ha alle sue spalle le Alpi Marittime che arrivano a superare i 2000 metri, mentre le zone costiere che si trovano ad est di Genova fino a La Spezia presentano, sempre alle loro spalle, rilievi appenninici di tutto rispetto.

Già da questa analisi si può comprendere come le città di Imperia e di La Spezia godano di maggiore protezione nei confronti dei venti freddi settentrionali, mentre Genova e Savona, avendo alle loro spalle rilievi modesti, possano essere più facilmente raggiunte da essi.

Quali sono le condizioni meteorologiche che consentono la neve in Liguria? Correnti artiche? Correnti di aria gelida proveniente dalla Russia? Niente affatto! La neve in Liguria viene quasi esclusivamente dal mare, esattamente come la pioggia.

Immaginiamo di seguire un’irruzione di aria molto fredda proveniente dai Balcani: questa porta maltempo con bufere di neve su tutto il settore adriatico ed appenninico della nostra Penisola, mentre il nord e il versante tirrenico hanno cielo sereno a causa della protezione offerta dalle Alpi e dagli Appennini.

Le correnti di Grecale, in genere, spirano per due o tre giorni, prima di attenuarsi. Successivamente, può capitare che si attivino correnti più miti provenienti dal Mediterraneo occidentale. L’aria fredda precedentemente affluita viene rimossa abbastanza alla svelta dalle regioni centro-meridionali italiane, mentre in Pianura Padana questa ristagna molto più a lungo e determina il cosiddetto “cuscino freddo”.

Quando si presenta una massa di aria caldo-umida, questa risulta più leggera della sottostante aria fredda (che ristagna al suolo) e di conseguenza vi scorre sopra. Lo scorrimento caldo sopra il cuscino freddo è il responsabile primario delle nevicate che avvengono sul nord-ovest italiano.

Lo spessore del cuscino freddo presente in Pianura Padana è piuttosto esiguo.  L’estensione di esso sulle città di Genova e Savona (che hanno alle loro spalle rilievi piuttosto bassi) viene percepito con un vento caratteristico che si chiama Tramontana Scura: questa corrente si attiva a causa della differenza di temperatura e di pressione tra la pianura e il mare e consente alla neve che cade al di la dell’Appennino di arrivare fino sulla costa se la temperatura è sufficientemente bassa.

Se il suddetto cuscino freddo trova la strada “sbarrata” da catene montuose elevate, non potrà mai raggiungere la costa. E’ questo il caso di parte della provincia di Genova ( ad est del capoluogo), della provincia di La Spezia e della provincia di Imperia. Ecco perché è facile partire da Genova con Tramontana scura e 2° per arrivare a Imperia con 10° e vento debole da S. Quindi, in sostanza, sulla costa ligure le nevicate non sono per nulla eccezionali sulle città di Genova e Savona, mentre su Imperia e La Spezia possono mancare anche per diversi anni.

Su queste due ultime città nevica solo in condizioni di grande freddo, con perturbazioni che in genere entrano dalla Valle del Rodano, formando minimi secondari sul Golfo. Con una perturbazione atlantica, la neve ad Imperia e La Spezia è invece quasi impossibile.

Ecco cosa successe a Genova il 3 marzo 2005!

Autore : Paolo Bonino