00:00 6 Ottobre 2003

Quali effetti porterà il prossimo peggioramento del tempo?

Fra martedì e mercoledì è previsto un nuovo cambiamento del tempo; in quali termini? Vediamolo assieme.

La giornata di oggi rappresenterà solamente una breve pausa fra il passaggio di un intenso sistema frontale (il corpo nuvoloso transitato nella giornata di ieri) ed una perturbazione di moderata intensità.

In realtà fra martedì e mercoledì avremo nuovamente a che fare con due perturbazioni di origini diverse (una artica ed un’altra in arrivo dal Mediterraneo occidentale) che agiranno su settori differenti della nostra Penisola.

Entrando nel particolare possiamo dire che l’ammasso nuvoloso in arrivo da Gibilterra e dalle coste algerine è relativamente debole, e non dovrebbe portare piogge consistenti, se non in zona piuttosto circoscritte; comunque esso comincerà già nella serata di oggi a farsi notare con velature sempre più estese sulle Isole Maggiori e le coste del basso Tirreno.

Domani, martedì 7 ottobre, nubi più dense e basse transiteranno qua e là su buona parte delle regioni meridionali e sulla Sardegna, portando qualche breve pioggia sul Cagliaritano ed il Trapanese; nel corso del pomeriggio non si escludono acquazzoni sulla costa campana, il Palermitano ed il Messinese.

Nella giornata di mercoledì questa perturbazione insisterà sulle regioni meridionali, intensificandosi leggermente e portando piogge sparse, con rischio di brevi temporali.

Per quanto riguarda la perturbazione nord-europea possiamo dire che le prime nubi dense inizieranno ad interessare i crinali alpini di confine già dalla tarda serata di oggi, per poi estendersi alla Riviera di Levante in serata, quando si alzeranno le prime raffiche di vento umido dal mare verso l’entroterra.

Domani i banchi nuvolosi li ritroveremo anche su buona parte dell’arco alpino (specialmente i rilievi di confine), su Prealpi Trentine, Venete e Friulane, oltre che sul Triestino; qui ci attendiamo qualche precipitazione, localmente anche a carattere di temporale, e moderate nevicate oltre i 1200 metri.

Sulla Pianura Padana probabilmente il cielo sarà velato, e solo alcune nubi basse transiteranno qua e là; sulla Riviera di Levante invece il cielo rimarrà coperto fino a sera, ma le piogge saranno brevi ed isolate.

Sulle regioni centrali le nubi si limiteranno a coprire in parte il cielo della Toscana e dell’Umbria, dove comunque non escludiamo brevi acquazzoni in giornata, in particolare nelle zone più interne; d’altra parte il Libeccio tornerà a soffiare forte, a tratti molto forte, soprattutto verso sera ed in particolare sulla costa dell’alta Toscana e sulle Bocche di Bonifacio.

Nella nottata fra martedì e mercoledì la perturbazione comincerà a scendere gradualmente verso sud, portando ad un abbassamento della quota neve sulle Alpi fino a 1000-1100 metri,e ad un peggioramento su Marche ed Abruzzo, dove potremo avere anche un po’ di neve al di sopra dei 1500-1600 metri.

Nel corso della giornata di mercoledì le nubi insisteranno sui crinali alpini di confine e sulle regioni del medio Adriatico, per poi abbandonare MArche ed Abruzzo verso sera.
Autore : Lorenzo Catania