00:00 29 Maggio 2009

Prossima settimana: Africa SI? Africa NO?

Comprensibile fatica da parte dei modelli matematici nel stabilire una situazione ancora non del tutto chiara. Importantissimo sarà il destino della goccia fredda dei prossimi giorni.

Come un rompicapo, fatto di isobare, fronti, alte pressioni e vortici! La natura si sta impegnando al massimo per mettere in crisi modelli e previsori; anche quando la previsione sembra ormai certa, il ribaltone è sempre dietro l’angolo.

Che fare allora? Beh, la cosa migliore sarebbe quella di navigare a vista. Lo sguardo del previsore, però, è (e deve) essere sempre rivolto a prua, nell’intento di carpire le tendenze anche per tempi relativamente distanti.

Due cose paiono assodate: l’Africa sèguiterà a bollire, ma l’Europa farà da controaltare e proporrà una situazione assai vivace. In mezzo a questo binomio ci sarà (guarda caso) l’Italia ed il Bacino del Mediterraneo.

Proprio il Mediterraneo sarà territorio di contesa tra le correnti fresche ed instabili di matrice oceanica ed il caldo atroce africano.

Il fatto che il getto “tiri” sulla media Europa è positivo. Scarse ondulazioni di esso non portano quasi mai vampate calde sulle nostre regioni. Il problema si potrebbe porre se tale getto iniziasse ad ondulare.

In effetti l’anomalia negativa delle acque superficiali del Vicino Atlantico potrebbe attirare a sè le depressioni. Questo sarebbe un calcio di rigore per il gobbo malefico, con la rimonta che verrebbe servita su un piatto d’argento.

La speranza è che il getto faccia sempre evolvere le configurazioni, in modo da scongiurare blocchi. Con l’Africa in queste condizioni, un blocco circolatorio proporrebbe quasi sicuramente la cuspide del cuneo portante sul Bel Paese, con effetti a tutti ben noti.
Autore : Paolo Bonino