00:00 10 Settembre 2016

PREVISIONI METEO: due modelli per due diversi percorsi evolutivi

Ancora molto incerta l'evoluzione del tempo atmosferico in ambito italiano da mercoledì 14 settembre in avanti; la nostra depressione dovrà scontrarsi con la dura realtà delle temperature, ancora fortemente sopramedia, che caratterizzano il bacino centrale del Mediterraneo in questo scorcio di settembre.

Fa caldo e farà ancora caldo per diversi giorni; se ne accorgono soprattutto gli abitanti delle regioni centrali e settentrionali che ancora sono alle prese con un quadro termico che porta valori di temperatura sensibilmente superiori alle medie stagionali di riferimento. I picchi in assoluto più elevati sull’alta Toscana e sulla Liguria, laddove l’azione combinata portata dai processi subduttivi insiti nell’alta pressione e la compressione adiabatica portata dalla sinottica nord-orientale, portano qui la colonnina di mercurio sino a valori di +32/+33°C, sfiorando i record di calura nel mese di settembre. L’instabilità accompagnata talora da fenomeni intensi e vigorosi, ancora insiste sulle nostre regioni meridionali, esaurendosi soltanto con molta gradualità ed estrema lentezza.

L’arrivo di questo fine settimana porterà con sè un rinforzo ulteriore dell’alta pressione che esplicherà il suo massimo effetto proprio sui settori centrali del Mediterraneo e dell’Europa.  

Sin qui nulla di nuovo sotto il sole, da ovest si affacciano però delle novità; una complessa figura depressionaria alimentata dall’aria fredda nord-atlantica, tenderà infatti ad impadronirsi dapprima della Penisola Scandinava, tentando poi in ogni modo di farsi strada verso est, andando così ad apportare un cambiamento del tempo in chiave temporalesca anche sui settori centrali del nostro Mediterraneo.

Tuttavia, proprio da questo importante nodo previsionale, ci ritroviamo quest’oggi a commentare uno spacco netto, un vero e proprio "scisma" nella previsione calcolata dal modello europeo e da quello americano, laddove il centro di calcolo europeo mette quest’oggi in evidenza lo sprofondamento della stessa depressione che se ne resterebbe arenata ai settori occidentali d’Europa. Lo stesso modello propenderebbe poi per un avanzamento della struttura verso l’Italia non prima di sabato 17 settembre, con effetti comunque ancora tutti da valutare. La controparte americana mette invece in risalto un cambiamento del tempo indirizzato ai settori del medio ed alto Tirreno, compreso l’angolo nord-occidentale già da mercoledì 14 settembre

Queste grosse incertezze trovano purtroppo ragion d’esistere nelle ancora forti anomalie termiche positive presenti su vasti settori dell’Europa centrale e del Mediterraneo. All’interno di un’area caratterizzata da anomalie termiche positive assai tenaci, la corrente a getto tende ad avanzarvi con molta difficoltà, rallentando oppure addirittura spezzandosi, dando così luogo a strutture "chiuse" di bassa pressione (cut-off) dagli esiti e dalla collocazione assai imprevedibili. 

La soluzione del rebus non è ancora alla nostra portata, per avere informazioni più precise occorrerà attendere almeno altre 48 ore.

Autore : William Demasi