00:00 18 Gennaio 2006

Piemonte IN GINOCCHIO: caduti localmente meno di 30mm in 100 giorni!

Situazione preoccupante anche su altre zone del nord-ovest che da alcuni anni ricevono sempre meno pioggia!

Non c’è niente da fare! Ogni volta che una perturbazione atlantica cerca di farsi avanti verso le nostre regioni settentrionali c’è sempre qualche variante dell’ultimo minuto che mette “fuori causa” il nord-ovest.

Arrivano le nubi, il tempo sembra peggiorare, ma come per incanto tutto sfila ad est lasciando a questa parte d’Italia solo nubi sterili senza precipitazioni.

La situazione è ai limiti della drammaticità su alcune aree del Torinese. Pensate: in 100 giorni sono caduti meno di 30mm di pioggia, una situazione a dir poco paradossale per una nazione come l’Italia.

La situazione non è rosea nemmeno sul resto del nord-ovest. La Liguria, da ormai 3 anni, riceve molta meno pioggia rispetto al passato, così come la Lombardia, ma la situazione più grave, indubbiamente, riguarda il Piemonte occidentale.

I campi sono secchi, la polvere regna sovrana e i monti appaiono come neri bastioni senza neve, piagati da un inverno che assomiglia sempre più ad una interminabile fredda estate.

Come mai sta capitando tutto ciò? Beh, i motivi sono sempre gli stessi, o meglio sono già stati esposti molte volte in questa sede: correnti con tendenza ad orientarsi sempre più dai quadranti settentrionali, perturbazioni atlantiche con penetrazione molto scarsa, che invece di inviare sul nord Italia correnti meridionali “rettilinee” tendono a distorcersi, inviamo un inutile W-SW che mette tutto l’angolo nordovestino fuori causa ( a parte i rilievi di confine con la Francia).

Inoltre, sempre negli ultimi anni, si è riscontrata una netta diminuzione delle depressioni sul Golfo Ligure, quelle che mettevano tutto il nord-ovest in “pole position” per i fenomeni precipitativi.

A monte di tutto ciò, il motivo “principe” è la costante presenza di un’ alta delle Azzorre troppo gonfia e posta più a nord del normale. Le perturbazioni in arrivo da ovest ( quelle che riescono a passare) risultano quasi sempre “strozzate” dalla “solita” rimonta altopressoria a seguire. In questo modo viene bloccato l’apporto di aria fredda dal nord Atlantico sul Mediterraneo occidentale e la conseguente saccatura che si forma non ha penetrazione sufficiente per inviare aria umida verso nord.

Minore è la penetrazione del fronte, minori sono le possibilità per il nord-ovest di vedere qualche precipitazione.

Per vedere una perturbazione a buona penetrazione sul Mediterraneo occidentale bisogna andare nella notte dei tempi. Anche l’intensa perturbazione del 2-3 dicembre 2005 ( una delle poche viste in questi ultimi anni) aveva correnti favorevoli al suolo, ma in quota non del tutto. Si spiega così la parziale ombra pluviometrica che si è avuta anche in quel caso sul Piemonte occidentale.

Quando cambierà la situazione? Beh, a questa domanda purtroppo non sappiamo rispondere. Fin tanto che l’Atlantico si dimostrerà incapace di gestire la situazione e soprattutto fin tanto che avremo a che fare con un’alta pressione delle Azzorre a mo’ di “pallone”, posta sull’ovest del Continente, pronta a distorcere le correnti ogni volta che un fronte tenta di passare…non ci sarà purtroppo nulla da fare.
Autore : Paolo Bonino