00:00 7 Giugno 2013

Per il Regno Unito sarà un’altra estate grigia?

Al via una nuova stagione estiva fresca ed instabile sul Regno Unito? Quest'anno le cose potrebbero in parte andare diversamente.

Molto spesso nelle estati degli ultimi anni siamo stati abituati a vedere il Mediterraneo alle prese con rimonte tenaci dell’anticiclone africano che ha portato temperature roventi e canicolari soprattutto sulle regioni del centro e del sud. Dal canto suo il lato occidentale del continente ha invece presentato caratteristiche atmosferiche completamente diverse, una vasta zona di bassa pressione continuamente alimentata da aria fredda nord-atlantica ha determinato delle estati grigie e piovose. Lunghe fasi di maltempo si sono accanite con particolare tenacia sul Regno Unito, provocando diversi disagi.

Di cosa stiamo parlando?

Occorre innanzitutto sottolineare come il clima del Regno Unito presenti di propria natura una certa "costanza" nel proporre spesso e volentieri scenari piovosi, freschi e ventilati. Questa particolarità climatica per molte persone è conosciuta col modo di dire "tempo all’inglese", rappresenta una caratteristica intrinseca dei climi che si affacciano alle coste nord-occidentali europee. Abbiamo quindi a che fare con climi generalmente piovosi anche nel cuore dell’estate meteorologica propriamente detta.

Tuttavia nel corso del tempo sono avvenute alcune modifiche alla circolazione atmosferica che, soprattutto durante l’estate, sembrano accentuare queste caratteristiche così spiccatamente piovose. Sino a 10-15 anni fa l’arrivo dell’estate meteorologica era sancita dall’espansione dell’anticiclone azzorriano che dal medio oceano Atlantico si estendeva sino al Mediterraneo e l’Europa meridionale. Questo particolare assetto della circolazione permetteva anche all’Inghilterra di vivere alcuni periodi relativamente più soleggiati che divenivano più frequenti proprio tra la primavera ed il periodo estivo.

Con la graduale modifica dell’assetto barico sul continente, sono andati stravolgendosi alcuni dei comportamenti climatici che hanno reso celebri le stagioni estive durante gli anni 70′, 80′, 90′. L’anticiclone delle Azzorre sempre più spesso rimane confinato nel pieno dell’oceano Atlantico senza mai interessare il nostro continente se non per brevi periodi di tempo. Dal canto suo l’Europa occidentale è divenuta sede di una persistente figura di bassa pressione che ha portato tempo particolarmente perturbato proprio sul Regno Unito.

Volgendo lo sguardo ancora più ad est, sul Mediterraneo, sull’Europa centro-orientale e l’Italia, la rimonta dell’anticiclone africano ha reso le nostre estati molto calde. Questo particolare pattern sinottico è andato ripetendosi con sistematica regolarità durante il periodo estivo degli ultimi anni.

Questa tendenza andrà rinnovandosi anche durante l’estate 2013 oppure potranno esserci delle differenze?

 La presenza di una QBO (Quasi Biennal Oscillation) positiva, cioè di quella particolare disposizione delle correnti d’alta quota che quest’anno privilegia i movimenti zonali delle masse d’aria, dovrebbe portare sull’Europa alcune sostanziali modifiche alla circolazione:

– l’anticiclone africano dovrebbe influenzare il tempo sul Mediterraneo per periodi assai più brevi, dal canto suo sull’Europa centrale e meridionale l’anticiclone subirà nel corso del tempo diversi piccoli "strappi", principalmente legati all’ingerenza delle correnti fresche ed instabili atlantiche che quest’anno dovrebbero essere più presenti. Tutto questo sui nostri lidi potrebbe restituirci una stagione estiva più vivibile.

– In conseguenza di questo, sul Regno Unito non dovrebbe ripresentarsi quella caratteristica stazionarietà delle figure di bassa pressione che hanno caratterizzato il tempo degli ultimi anni. Una generale maggiore dinamicità favorirà l’evoluzione abbastanza decisa da ovest verso est delle depressioni sul continente. Tutto questo per il Regno Unito dovrebbe tradursi in una stagione estiva più normale rispetto a quelle passate, fatta di momenti piovosi ma anche di qualche pausa più asciutta.

Vedremo se questa tendenza avrà modo di essere verificata dai fatti.

Autore : William Demasi