Aria molto fredda di origine ARTICO-CONTINENTALE approderà sul nostro Paese tra giovedì 5 e sabato 7 gennaio, interessando l'Italia con un raffreddamento netto delle temperature sotto la festività dell'Epifania. Tale circolazione riuscirà a raggiungere il Mediterraneo grazie ad un varco lasciato aperto dall'alta pressione che, oramai da molte settimane, stabilisce la propria roccaforte sull'Europa centro-occidentale, concedendo poche variazioni sulla sua posizione originaria.
In questa sede ne scaturirà la creazione di un vero e proprio "corridoio" d'aria gelida che dalla Russia settentrionale punterà dritto verso i paesi dell'est Europa ed alla Penisola Balcanica, laddove la colonnina di mercurio scenderà parecchi gradi sotto lo zero.
La posizione inamovibile dell'alta pressione esporrà le regioni del medio e basso versante Adriatico all'arrivo di nuvolosità e precipitazioni, laddove tali correnti concentreranno le nubi e l'umidità sui versanti orientali dell'Appennino.
Alfine di una valutazione sull'intensità del maltempo e sulla sua persistenza, sarà importante determinare quale area verrà a trovarsi più vicina al fulcro della circolazione depressionaria. Allo stato attuale le regioni più colpite potrebbero quindi essere la Puglia ed il Molise, seguite a ruota dall'Abruzzo e dalle Marche.
Parlando di temperature, la giornata più fredda del lotto sarà quella di venerdì 6 gennaio. Sulle regioni centrali adriatiche le isoterme previste alla quota di 850hpa (circa 1500 metri) saranno comprese tra -10 e -14°C. Farà freddo anche sul resto del Paese con valori compresi tra -5°C e -10°C. Faranno in parte eccezione le estreme regioni nord-occidentali, dove almeno in quota troveremo valori un po' meno rigidi.
Una attenuazione del freddo da domenica 8 gennaio.