L'occasione è buona, almeno sulla carta; sta poi a vedere se effettivamente l'aria fredda che si riverserà dalla valle del Rodano seguirà per filo e per segno l'esatto tragitto che noi abbiamo evidenziato a tavolino in questa sede. A volte infatti la modellistica, pur essendo il migliore strumento nelle nostre mani, può risultare inadeguata alle circostanze, soprattutto se pretendiamo di tirarlo al limite delle possibilità cosa che, in Italia, spesso è obbligatorio fare durante l'inverno data la delicatezza del nostro territorio e le pressanti esigenze in ambito pubblico, lavorativo e sociale.
Detto questo, provvediamo ad analizzare quanto il tempo ha in serbo per le prossime ore. Obiettivo neve al centro-sud e sulla Sardegna: tutto partirà da un nocciolo di aria fredda presente a tutte le quote che dalla Francia muoverà i suoi passi sui nostri mari occidentali. Una parte è gia trafilata ed è in procinto di scavare un primo minimo di pressione sul golfo Ligure, ma non ci interessa. Un secondo ed un terzo impulso seguiranno tra la notte e la giornata di venerdì e risulteranno invece determinanti.
La Sardegna riceverà per prima i rovesci portati da un freddo Maestrale e potrà sperimentare a sprazzi già tra il pomeriggio-sera di oggi, giovedì 11, e la notte su venerdì 12 un calo del limite delle nevicate fin verso le quote collinari o pianeggianti dell'entroterra, specie sui versanti centrali e occidentali dell'Isola. Interessati da possibili rovesci di neve tra la sera e la notte Sassari, l'entroterra gallurese, il Logudoro, l'entroterra oristanese, Nuoro e gran parte della sua provincia ad eccezione delle coste e dell'immediato entroterra, il Campidano centrale e l'entroterra iglesiente.
La colata fredda nel corso della notte, ulteriormente destabilizzata proprio dal transito sull'Isola che ne spezzerà il flusso, aumenterà la sua vorticità ciclonica procedendo sul Tirreno verso le coste tirreniche che raggiungerà nella seconda parte della notte. L'aria molto fredda si troverà a percorrere centinaia di chilometri sul mare più tiepido e ne scaturirà lo sviluppo di una nuvolosità prevalentemente convettiva. Ecco dunque i rovesci, anche localmente temporaleschi, in arrivo da mare prima dell'alba su Lazio e Campania.
Il rovesciamento dell'aria fredda dalle quote superiori potrà spingere le nevicate a toccare temporaneamente il suolo; ecco concretizzarsi l'occasione per vedere fioccare a Roma e interland. Le temperature presenti al suolo potrebbero consentire però solo accumuli temporanei in corrispondenza dei fenomeni più rilevanti, comunque possibili su tutto il Lazio.
Anche l'entroterra campano seguirà le medesime sorti del Lazio, con qualche rovescio temporaneamente nevoso possibile in prima mattinata fino a quote collinari o prossime al piano e con coinvolgimento dei quartieri più alti di Napoli non escluso. La spinta del corpo nuvoloso riuscirà almeno in parte nel corso della giornata a valicare l'Appennino, permettendo lo sconfindamento di alcuni rovesci nevosi anche su Abruzzo, Molise, Gargano, Le Murge e sulla Basilicata. Quota neve collocata tra i 300 metri dell'Abruzzo ai 400-500 degli altri settori.
Nel frattempo ecco sopraggiungere sulla Sardegna il terzo impulso; altro giro altri rovesci, con quota neve mediamente posta fino a 300-400 metri, localmente anche più in basso, specie nelle zone interne e occidentali. Il corpo nuvoloso proseguirà poi veloce la sua corsa sul basso Tirreno e raggiungerà nel pomeriggio-sera la Campania e le coste tirreniche della Calabria, dove si avrà una nuova passata di rovesci, con quota neve mediamente collocata intorno ai 400-500 metri sulla Campania, tra 600 e 800 sull'Appennino calabrese.
In serata infine, oltre ai settori appena citati, ancora qualche rovescio a spasso al centro su Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo, con quota neve posta tra 400 e 600 metri.