00:00 26 Aprile 2004

Nuove perturbazioni in arrivo alle porte dell’Italia

Nella seconda parte della settimana il tempo probabilmente peggiorerà progressivamente su quasi tutta la Penisola.

Le nubi stanno ancora insistendo al sud e sulle regioni del medio Adriatico, dove sono tuttora presenti alcuni acquazzoni, talvolta associati a brevi grandinate; il corpo nuvoloso responsabile di questo peggioramento lascerà lentamente la nostra Penisola, a partire dalla serata odierna.

Tuttavia domani rimarrà una moderata instabilità su buona parte del centro-sud, dove saranno ancora possibili brevi scrosci di pioggia, specialmente nel pomeriggio ed in montagna; al contrario sulle altre zone tenderà a prevalere il sole.

Questo timido miglioramento però riguarderà solamente la prima parte della settimana corrente; a partire da giovedì’ infatti nuove perturbazioni si organizzeranno sull’Europa occidentale, a causa del contrasto sempre più accentuato che si verrà a creare fra masse d’aria di origine artica in arrivo dal Mare di Norvegia e correnti molto miti di Scirocco dal deserto algerino.

Chi sarà il responsabile di questo nuovo cambiamento? Come spesso è accaduto negli ultimi mesi, l’anticiclone delle Azzorre si spingerà verso l’Islanda, agevolando la discesa verso sud dell’aria artica precedentemente descritta in direzione dell’Atlantico orientale; lo Scirocco non sarà altro che la normale risposta a questo “attacco”.

Gli effetti sull’Italia quali saranno? Già nella giornata di giovedì tornerà a piovere sulla Sardegna, ed a tratti sulla Sicilia; nel frattempo sulle regioni tirreniche ed il nord-ovest arriveranno nubi sempre più dense, con le prime precipitazioni in serata.

Venerdì nubi ed acquazzoni alternati a qualche squarcio di sereno interesseranno gran parte del nord e le regioni centrali; in giornata però il tempo andrà peggiorando anche al sud, dove la copertura nuvolosa si farà sempre più compatta.

Nel fine settimana invece cosa accadrà? Vi invitiamo a leggere i prossimi articoli per avere una prima previsione riguardo al 1° maggio.
Autore : Lorenzo Catania