Per "linea di convergenza" si intende una zona dove i venti tendono a convergere verso un punto bel definito. Ciò crea un sollevamento forzato della massa d'aria ed aumenta la possibilità di temporali.
Se al suolo i venti convergono, in quota tendono invece a divergere, muovendosi dal centro verso la periferia. Tutti i temporali piu intensi, solitamente, si formano in questi settori "di conflitto" tra masse d'aria di diversa origine.
La situazione presente oggi sul nord Italia è assai complessa al suolo. Mentre in quota domina un nastro intenso di correnti meridionali, al suolo non abbiamo una direzione eolica definita.
Ad una prima analisi spiccano venti da sud sulla Liguria, che andranno in conflitto con un vento occidentale sul basso Piemonte.
Una seconda linea di convergenza sarà presente sulla Lombardia. Qui i venti da ovest provenienti dal Piemonte andranno in confluenza con una corrente umida da sud-est in rientro dal versante adriatico.
Ultima, ma non meno importante, la dorsale appenninica centro-settentrionale. Qui la convergenza si avrà tra venti da sud-ovest provenienti dal Tirreno ed un rientro da sud-est in risalita dall'Adriatico. Ciò potrebbe determinare temporali nel pomeriggio, che potrebbero sconfinare con le correnti in quota meridionali verso le coste dell'alto e medio Adriatico.