00:00 23 Febbraio 2019

NEWS DEL SABATO: nuovo rinforzo dell’alta pressione sull’Europa, tuttavia…

Conclusa la finestra invernale del weekend, l'anticiclone associato a temperature molto miti, tornerà a distendersi verso il Mediterraneo centrale ma entro l'inizio di marzo potrebbero esserci delle novità.

Una circolazione d’aria piuttosto fredda, coinvolge in queste ore le regioni italiane centrali e meridionali, portando frequenti annuvolamenti associati a precipitazioni nevose a bassa quota. Ad essere interessati dagli addensamenti nuvolosi più compatti sono le regioni del medio e basso versante Adriatico; su questi settori l’instabilità associata a precipitazioni concentrate lungo i contrafforti dell’Appennino, proseguirà almeno sino a questa sera. In quota sulle regioni meridionali troviamo un vortice di bassa pressione alimentato dalle masse d’aria fredde in arrivo dalla Penisola Balcanica. Volgendo lo sguardo ad ampia scala europea, un forte anticiclone monopolizza il tempo dell’intero continente e possiamo considerarlo il diretto responsabile di questa irruzione fredda, la sua presenza contribuisce infatti ad innescare flussi di correnti settentrionali che colpiscono i paesi dell’Europa orientale, l’area balcanica e l’Italia.

Il raffreddamento della temperatura relativo a questo weekend, sarà pertanto limitato allo spazio di poche ore, essenzialmente un paio di giorni, entro i quali la giornata più fredda risulta senza dubbio quella odierna, mentre domenica saremo già in una fase di "guarigione" ed i valori di freddo tenderanno a stemperarsi piuttosto rapidamente.

Concentrando il nostro sguardo al tempo previsto nella prossima settimana, potremo osservare nuovamente l’espansione dell’alta pressione verso il Mediterraneo e l’Europa centrale. Le temperature sull’Italia sono previste in rapido e sensibile aumento ed è probabile che in questo mese di febbraio, per alcune regioni italiane le temperature più elevate possano verificarsi attorno la metà della prossima settimana. Valori sino a +10°C sopra la norma sono previsti sulle regioni del nord, laddove alcuni settori potrebbero di nuovo sperimentare temperature sino a +22°C/+24°C.

Un cambiamento del tempo in chiave instabile viene ipotizzato dai modelli entro i primi giorni di marzo, attraverso un abbassamento nel flusso delle correnti occidentali sull’Europa, qualche perturbazione potrebbe avere una via di accesso privilegiata verso le latitudini meridionali del nostro continente, dando luogo (forse) ad una prima decade di marzo dalle caratteristiche più dinamiche ed instabili.

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Autore : William Demasi