00:00 28 Aprile 2018

NEWS DEL SABATO: nella prima decade di maggio, le condizioni atmosferiche si agitano

L'aria fresca ed instabile oceanica torna ad abbracciare l'Europa; attese alcune importanti giornate di maltempo su alcuni settori del nostro Paese. Poco convincente anche l'evoluzione prevista nei giorni successivi.

Grande tumulto atmosferico atteso sull’Europa tra il termine di aprile e l’esordio di maggio. A livello puramente sinottico, torneremo a che fare con una figura di BASSA pressione, una vera e propria saccatura inizialmente collocata sull’Europa occidentale, prevista poi compiere degli importanti passi in avanti verso il continente europeo. Sorprendentemente, rimane ancora incerta l’evoluzione del tempo atmosferico previsto nei primi giorni di maggio, anche se in generale, soprattutto da parte dei modelli americani, i nuovi aggiornamenti sembrano accentuare gli effetti portati da una figura depressionaria che sembra intenzionata a stabilire la propria sede sul Mediterraneo centrale, coinvolgendo l’intera estensione del nostro territorio nazionale. 

Con queste prospettive, il fronte perturbato previsto tra domani, domenica 29 aprile e lunedì 30, perde di importanza confrontato al passaggio instabile evidenziato dai modelli tra martedì 1 e mercoledì 2 maggio. Domani la coda di una perturbazione si limiterà a lambire le regioni settentrionali, in seno ad un flusso piuttosto teso di correnti sud-occidentali lungo il lato ascendente della saccatura. Vi potrebbero però essere i presupposti per la formazione di qualche temporale organizzato a spasso per la Valpadana.

Martedì 1 e mercoledì 2 maggio, la nuvolosità sarebbe più diffusa, anche di tipo stratificato, le precipitazioni guadagnerebbero anche le regioni centrali e meridionali, soprattutto i versanti tirrenici.

Infine dando uno sguardo al tempo previsto nelle lunghe distanze, quindi nel cuore della prima decade di maggio, i modelli ancora confermano un probabile aumento della pressione sull’Europa occidentale. L’anticiclone delle Azzorre tornerebbe infatti ad espandersi verso il nostro continente, proteggendo soprattutto Penisola Iberica, Francia, Germania settentrionale e Paesi Bassi. Al di sotto di tale fascia, correnti un po’ più instabili da nord-est prenderebbero il sopravvento, portandovi condizioni di instabilità termoconvettiva pomeridiana (questa tendenza rimane ancora da confermare).

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Autore : William Demasi