00:00 17 Novembre 2014

News dal modello americano: finisce la pioggia arriva l’anticiclone, gran freddo sulla Russia

Lasciati alle spalle gli ultimi disturbi legati alla presenza di una circolazione d'aria instabile nord-atlantica, una zona d'alta pressione prenderà possesso del continente europeo, avviando anche per l'Italia una fase atmosferica più secca rispetto a quella attuale. Sul medio-lungo termine prime grandi manovre invernali sul nord-est europeo.

Esiste finalmente una buona notizia sul fronte della pioggia e dei disagi di queste settimane; quello attuale potrebbe infatti trattarsi dell’ultimo impulso perturbato atlantico diretto al nostro Paese. Con tutta probabilità dalla seconda metà della settimana volteremo pagina, l’Europa diverrà protagonista di un cambio circolatorio che sulle prime battute porterà alla riscossa l’anticiclone, in seguito potrebbe anche traghettarci verso un periodo di freddo crescente. Giunti ormai nella parte avanzata dell’autunno, il Vortice Polare tenderà infatti a ricompattarsi sulle alte latitudini, mantenendo comunque una forma abbastanza disturbata.

Dovrebbero essere sostanzialmente due i grandi accumuli di freddo che interesseranno il nostro emisfero nelle prossime settimane, il primo, quello che quest’anno appare meno importante, sarà il lobo canadese. Il secondo, caratterizzato da aria estremamente fredda, sarà costituito dal lobo euroasiatico. Nel mezzo di queste due grandi circolazioni d’aria fredda, l’Europa protetta da un provvidenziale anticiclone che garantirà almeno per qualche giorno, condizioni atmosferiche tranquille.

Non sarà ovunque così: l’aria gelida accumulata in queste settimane sul comparto euroasiatico, troverà un primo parziale sfogo verso la Russia europea
. Il centro di calcolo americano pone l’accento su colata d’aria estremamente fredda che dalla regione polare andrebbe espandendosi verso la Carelia e poi più ad est sino al mar di Kara, espandendosi verso sud sino ai confini con l’Europa cosiddetta "occidentale". Come vi abbiamo anticipato, i valori di gelo sarebbero estremamente potenti, corrispondenti ad una isoterma di -25°C alla quota di 850hpa che, seppur per poche ore, arriverebbe a sfiorare l’Europa.

Spostando il nostro sguardo su lande più vicine a casa nostra, l’anticiclone consentirebbe un calo abbastanza vistoso della temperatura su tutta l’Europa dell’est, il limite meridionale di questa vasta porzione d’aria raffreddata, sarebbe rappresentato dal mar Nero ed il mar Morto. Stiamo parlando di valori freddi ben lontani dal gelo profondo che si prospetta per la Carelia ed il mar di Kara, la flessione della colonnina di mercurio in questo caso sarebbe agevolata dalla presenza di inversioni termiche che troveranno il loro habitat ideale nella presenza di un debole gradiente orientale della ventilazione.

L’Italia sarebbe appena lambita da questo raffreddamento che tuttavia rappresenterebbe un primo, importante passo in avanti della stagione invernale futura ventura, su binari differenti rispetto a quelli che hanno caratterizzato l’inverno passato.
 

Autore : William Demasi