"Alta pressione": concetto meteorologico che spesso viene associato a "belle giornate di sole, con temperature miti, ideali per stare all'aria aperta".
E' grazie all'alta pressione che la nostra Penisola in estate si trasforma in un autentico solarium, con caldo, sole e mari lisci come l'olio.
Va da se, quindi, che questa figura barica venga spesso invocata tutto l'anno dall'opinione pubblica, essendo l'unica che riesce a tenere lontane le precipitazioni.
La calma atmosferica, l'assenza di vento e di fenomeni hanno però un grosso risvolto negativo, che troppo spesso si dimentica, risvolto negativo presente soprattutto nel periodo invernale.
E' vero che l'anticiclone garantisce bel tempo in montagna, sui colli e sui monti, ma è altrettanto vero che per le pianure, le bassure e le vallate interne la situazione può essere ben diversa, se non addirittura opposta.
Oltre a stroncare qualunque tipo di precipitazione, l'alta pressione si comporta come un coperchio. Tutti i gas nocivi, l'umidità ed il pulviscolo che le attività umane inevitabilmente producono, vengono intrappolate a livello del suolo. Se il fenomeno persiste per diversi giorni, le nostre città si trasformano in autentiche camere a gas.
Poi c'è la nebbia, che resta anch'essa intrappolata a livello del suolo, generando notevoli problemi per il traffico aereo ed automobilistico.
Poco importa se sui monti splenda il sole, anzi, anche questa cosa non è bella. Lo scioglimento precoce della neve e l'aumento del rischio valanghe completano un quadro complessivamente negativo della situazione.
Fino a venerdì, comuqnue, il centro ed il sud beneficeranno di una certa ventilazione, indotta dalla depressione al meridione in via di colmamento. Nel fine settimana, invece, tutto si chiuderà. Sarà l'inizio di un nuovo periodo difficile per i nostri polmoni!