Si conferma per la settimana di Natale un'ondulazione delle correnti in quota tale da provocare variabilità sull'Italia; un tempo dinamico nel quale potrebbero certamente anche trovare spazio brevi momenti perturbati, specie al centro-sud, dove maggiore sarà il rischio che possano formarsi alcune depressioni in grado di dispensare precipitazioni anche nevose in Appennino.
Questa ondulazione delle correnti potrebbe invece penalizzare ancora una volta il sud delle Alpi che vedrebbe solo una manciata di fiocchi ma potrebbe contare comunque su basse temperature, utili a sparare la neve.
Il maggiore dinamismo delle correnti favorirebbe anche una apprezzabile ventilazione, utile a rimuovere lo strato di smog e veleni presenti nelle grandi aree urbane.
Certamente se andasse in porto così la modifica barica non soddisferebbe molto le proiezioni del modello europeo che assegnavano precipitazioni soprattutto al nord nell'ambito di un flusso di correnti occidentali.
Qui invece si vedono in più mappe movimenti di masse d'aria lungo i meridiani con l'anticiclone che finalmente comincerebbe un po' a migrare verso ovest e verso nord, non siamo ancora di fronte a scenari invernali severi ma intanto è un primo passo, dopo tanto anticiclone.
Quanto è attendibile rispetto solo a 24 ore fa in cui veniva dato al 40%? Le percentuali non sono cambiate di molto, le possibilità che domini l'anticiclone sono sempre ferme al 35%, altre liste di opzioni al 25% (tra cui flusso mite da ovest umido)
E' già molto aver confermato queste percentuali.
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Natale 2015 con il meteo pazzo? Perché no...
Salgono le quotazioni per una settimana di Natale abbastanza movimentata sull'Italia.
In primo piano - 11 Dicembre 2015, ore 08.45
Autore : Alessio Grosso