00:00 27 Febbraio 2018

Modello europeo: un treno di perturbazioni in arrivo dall’oceano Atlantico

A seguito della forte ondata di freddo relativa a questi giorni, si apriranno di gran carriera i flussi umidi provenienti dall'oceano, le prospettive sono di un tempo tutt'altro che stabile.

Tra giovedì e venerdì, un sistema frontale di tipo caldo, attraverserà il nostro Paese, apportando su buona parte delle nostre regioni, un rialzo sensibile delle temperature. Nell’ambito delle nostre regioni settentrionali, l’aria umida di origine mediterranea si troverà a transitare sopra un abbondante cuscino d’aria gelida lasciato in eredità dai flussi continentali che hanno interessato l’Europa in questo scorcio di fine inverno, portandovi neve sino a quote pianeggianti.

La perturbazione del prossimo giovedì, sancirà quindi un passaggio di consegne piuttosto repentino tra due circolazioni differenti: il freddo crudo invernale batterà velocemente in ritirata, ne prenderà il posto l’aria più temperata ma assai umida veicolata da flussi di correnti occidentali in un contesto depressionario. 

Lo scenario prospettato dal modello europeo a medio e lungo termine, resta anch’esso saldamente ancorato ad una condizione di tempo molto dinamico ed instabile, nel quale le correnti oceaniche tornerebbero ad imporsi con decisione sulla scena.

Alla conclusione delle grandi ondate di freddo, l’evoluzione che ci apprestiamo a vivere si è verificata diverse volte anche in passato, portandovi " l’eco" di una circolazione che risentirà ancora per lungo tempo dello sconquasso sinottico che si è verificato sull’Europa nell’ultima decade di febbraio.

L’aria gelida continentale abbandona l’Europa ad un fronte polare che continuerà a restare molto basso di latitudine anche nei prossimi giorni, una generosa alimentazione d’aria fredda sarà indirizzata ad una vasta e complessa circolazione depressionaria allungata dall’oceano Atlantico ai settori centrali e settentrionali europei.

Quindi alle elevate latitudini, i venti saranno ancora di tipo antizonale (da est verso ovest), mentre sul Mediterraneo soffieranno altrettanto decisi dai quadranti occidentali. 

In sintesi, poco anticiclone sul tempo del prossimo futuro, molta instabilità e molte nubi in un contesto ventilato e mite. Le maggiori chances di pioggia sarebbero indirizzate alle regioni del nord e lungo i versanti tirrenici. 

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Autore : William Demasi