00:00 23 Agosto 2017

MODELLO EUROPEO: il GRANDE CALDO sino ai primi di settembre?

Uno sguardo alla previsione quasi allarmante di quest'oggi calcolata dal modello europeo. Caldo intenso e siccità che si prolunga sino ai primi di settembre? L'ipotesi non è affatto campata per aria, anche se vengono conservati piccoli spiragli di cambiamento, sempre relegati alle lunghe distanze.

Da una analisi sinottica un po’ più accurata, emerge come uno dei più grandi problemi che affliggono la circolazione atmosferica europea di questi ultimi decenni riguardi l’alimentazione d’aria fredda indirizzata alle depressioni nella fascia delle medie latitudini. Un grande aumento della temperatura si è infatti manifestato a livello polare e subpolare, laddove le depressioni extratropicali trovano linfa vitale, dando poi luogo alle perturbazioni che si verificano sul nostro continente europeo. Ebbene le ondate di grande caldo di queste ultime settimane, trovano facile accesso sul Mediterraneo anche grazie alla scarsa attività di QUESTE depressioni. NON viene di aiuto una espansione anomala della cella di Hadley che deriva da una maggiore attività del Monsone di Guinea verso latitudini più elevate. 

Ecco quindi concretizzarsi su carta e poi nella realtà, un’ondata di caldo tardiva sul Mediterraneo, il consolidamento di una "Heat Wave" che deriva da un processo reiterato dell’atmosfera dato dallo sprofondamento di alcune figure depressionarie sulla Penisola Iberica e sul Marocco, laddove ritroveremo instabilità ed un profilo termico inferiore alla norma. Volgendo il nostro sguardo a LUNGO TERMINE, la previsione deterministica del modello europeo persevera sempre su di un medesimo scenario nel quale una nuova circdolazione depressionaria si stacca dalla grande depressione nord atlantica per andare alla deriva sulla Penisola Iberica ed il Marocco. In tal modo l’ondata di grande caldo per il bacino centrale del Mediterraneo potrebbe dilungarsi sino ai primi di settembre. 

A rendere il quadro un po’ meno drammatico, la MEDIA ENSEMBLE dello stesso modello europeo abbozza una saccatura disposta con asse sui settori occidentali d’Europa, lungo il lato ascendente di tale figura depressionaria, ricadrebbe sul nostro territorio nazionale. Questo scenario ci comunica come alcuni dei cluster deterministici che compongono il mosaico delle Ensemble, vadano a disegnare una figura depressionaria in grado di avanzare in modo più deciso verso il Mediterraneo, vi saranno poi degli altri cluster, tra i quali il run ufficiale, concordi nello sprofodamento di questa seconda depressione su Iberia/Marocco. Dalla media tra i vari cluster, esce un quadro meno estremizzato verso il caldo, più incline a qualche manifestazione marginale di instabilità. 

L’ago della bilancia resta per ora sbilanciato verso la persistenza degli scenari anticiclonici, ma insomma un po’ di speranza resta sempre aperta per un cambiamento futuro. 

 

Autore : William Demasi