Modello europeo: ancora INSTABILITA’ fino a fine maggio…
Le condizioni di potenziale instabilità andranno avanti almeno fino alla fine del mese, anche se non mancheranno pause soleggiate. Al momento però non si vedono transiti frontali organizzati.
L’intervento delle correnti perturbatrici nord atlantiche sul bacino centrale del Mediterraneo sta determinando una fase notevolmente instabile, che nelle prossime ore prenderà di mira soprattutto le regioni centro-meridionali.
Il minimo barico che ieri i trovava all’altezza del Mar Ligure, nella notte tra sabato e domenica lo ritroveremo, molto più attenuato, in prossimità della costa abruzzese.
Il fine settimana ormai imminente si annuncia quindi all’insegna dell’instabilità atmosferica su gran parte delle nostre regioni. Domenica la depressione allargherà le proprie maglie (prima figura a lato), "spaiando" i fenomeni soprattutto nelle zone interne e montuose. L’attenuazione del vento e i maggiori spazi soleggiati che interverranno altrove (sempre in un contesto variabile) garantiranno una ripresa dei valori termici ad iniziare dai settori di ponente.
L’ultima settimana di maggio potrebbe esordire con un nuovo nucleo instabile da nord che al momento è ancora male inquadrato dalle elaborazioni. Il modello europeo ce lo mostra in prossimità delle regioni settentrionali, dove è attesa una recrudescenza dei fenomeni temporaleschi ancora da valutare come durata ed intensità.
Sulla sinistra dell’immagine si nota il "pavoneggiamento" dell’alta pressione atlantica, che per il momento resterà fine a se stesso. Si noti altresì il canale instabile che dall’Europa centrale seguiterà a penetrare sul Mediterraneo e il nord Africa.
Il "braccio corto" dell’alta pressione atlantica molto probabilmente non impedirà l’ennesimo transito instabile atteso al nord nella giornata di sabato 30 maggio (terza figura a lato).
La perturbazione potrebbe infine scivolare verso le regioni centro-meridionali nell’ultima domenica del mese, portando una nuova sventagliata temporalesca da nord a sud sull’Italia.
Insomma, anche questa mattina il modello europeo sentenzia che almeno fino ai primi giorni di giugno non avremo in Italia le condizioni favorevoli al caldo e alla stabilità duratura.
Autore : Paolo Bonino