Come avevamo preventivato negli aggiornamenti delle serate scorse, la presenza di un Vortice Polare estremamente compatto e raffreddato anche nella fascia stratosferica, sarà di fondamentale importanza nella comprensione della circolazione atmosferica prevista a livello generale europeo in questo mese di dicembre. La perfetta comunicazione tra la stratosfera e la troposfera (cioè lo strato nel quale siamo immersi) è l'elemento chiave utile a comprendere perchè quest'anno pare così difficile riuscire ad avviare una fase atmosferica invernale anche alle medie latitudini dell'emisfero.
Le masse d'aria gelida legate al Vortice Polare in troposfera restano infatti racchiuse su latitudini molto elevate, efficace comunicazione tra strato e troposfera significa quindi soprattutto un Vortice Polare gelido in tutta la sua estensione verticale e pertanto poco propenso a subire azioni di disturbo.
Questa condizione si riflette anche sulla circolazione atmosferica prevista alle medie latitudini dell'Europa e sul bacino del Mediterraneo che ricadono all'interno di frequenti condizioni anticicloniche. L'alta pressione tende a rinforzare e manifestarsi soprattutto nelle situazioni di frequente zonalità che interessano i settori settentrionali del continente. Le super depressioni definite "extra tropicali", favoriscono così una forte e persistente risalita di masse d'aria tiepida dalle latitudini subtropicali verso la fascia delle medie latitudini: sono proprio queste masse d'aria così tiepida e mite ad alimentare la fascia degli anticicloni alle medie latitudini e che, con tutta probabilità, continueranno ad interessarci anche nel prossimo futuro.
Ad una fase di rallentamento della tensione zonale attesa proprio in questi giorni, farà quindi seguito una nuova, probabile intensificazione della corrente a getto occidentale dalla seconda metà del mese in avanti. Tale situazione potrebbe riportare l'anticiclone più forte che mai a dettar legge sul Mediterraneo, con buona pace per tutti quelli che si aspettavano un risvolto invernale.
Natale mite e senza neve quindi?
Ancora presto per dirlo ma certamente i segnali in tal senso non sono confortanti.
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Modello americano: l'inverno può ancora attendere
Svanisce sia sul medio che sul lungo termine la possibilità d'avere una ripresa degli scambi di calore atti a portare una circolazione atmosferica più vicina agli standard invernali anche alle latitudini mediterranee. Vediamo nel dettaglio cosa sta cambiando rispetto alle previsioni dei giorni scorsi.
In primo piano - 10 Dicembre 2015, ore 17.05
Autore : William Demasi