00:00 1 Ottobre 2012

Modelli a confronto, che tempo farà nella prima metà di ottobre?

Il periodo sarà caratterizzato da tre fasi, una prima di residua instabilità, una seconda di tempo soleggiato e mite, una terza contrassegnata da una parentesi più instabile su Alpi e regioni adriatiche accompagnata da un calo delle temperature che coinvolgerà tutta l'Italia.

 Ottobre si conferma mese dinamico, contrassegnato da grandi cambiamenti nell’assetto barico a livello emisferico. Anche il tempo di casa nostra nela prima metà del nuovo mese ne risentirà e ci proporrà diversi colpi di scena.

Si parte con l’azione residua del vortice giunto nel fine settimana dalla Spagna e che agirà con rovesci residui fino a tutto lunedì. Martedì 2 un incipiente aumento della pressione smorzerà progressivamente l’instabilità ponendo le basi per un deciso quantunque graduale miglioramento.

Il miglioramento suddetto avrà un seguito: una pulsazione del Getto Polare in uscita dal nord America andrà ad approfondire un vortice di bassa pressione in pieno Atlantico, favorendo così sull’area Mediterranea l’imporsi di un campo di alta pressione. Ne conseguiranno generali condizioni di tempo buono o discreto su tutta l’Italia, soprattutto tra venerdì 5 e martedì 9 ottobre.

Frattanto dall’altra parte dell’emisfero si compiranno le manovre che daranno il via ad un nuovo cambiamento atteso sull’Italia dopo il 10-11 di ottobre. Una robusta pulsazione anticiclonica in area pacifica, contrassegnata dal rialzo della rispettiva oscillazione (PNA+), darà modo al lobo canadese del vortice polare dapprima di approfondirsi, poi di spostare il suo asse verso l’Atlantico, andando a coinvolgere i settori europei più occidentali.

A questo punto le ipotesi si biforcano: da una parte potremmo venire marginalmente interessati da una discesa di correnti fredde dalla Scandinavia, con maggior coinvolgimento dei versanti orientali del nostro Paese (probabilità 60%), dall’altra potremmo venire invece interessati dalle più miti ma piovose correnti atlantiche (probabilità 40%).

Secondo quanto traspare dall’analisi dei prodotto probabilistici la strada che al momento ci sembra più verosimile è la seguente: fino al 10-11 ottobre prevale l’alta pressione. Tra il 12 e la metà del mese infiltrazioni fredde dalla Scandinavia coivolgeranno con un po’ di instabilità i versanti nord-alpini, Triveneto e regioni adriatiche, dove avremo un po’ di instabiltà, altrove bello. Temperature in calo ovunque. L’intervento dell’aria più mite e umida atlantica potrebbe invece coinvolgerci con qualche pioggia (per ora sembra nulla di importante) solo nella terza decade del mese, sempre che l’alta pressione rappresentata nella figura in basso non decida di bloccarsi sul posto in pianta stabile (45%). 

Varrà senz’altro la pena di riaggiornarci, vi aspettiamo ai prossimi approfondimenti.

Autore : Luca Angelini