00:00 20 Settembre 2005

Meteo-viaggi con i libri: “un inverno nel Montana” e “in Siberia”

Due splendide pubblicazioni ci invitano a scoprire terre fantastiche dal clima rigido ma dalle suggestioni indescrivibili.

Vi offriamo oggi due libri per scoprire la natura e la meteo nel mondo. Andremo nel Montana e in Siberia. Quanti giovani vorrebbero vivere simili esperienze? MeteoLive è orgogliosa di presentarvi:

Un inverno nel Montana
(Rick Bass)

A trent’anni, Rick Bass e Elizabeth, la sua compagna pittrice, decidono di lasciare il Texas e trasferirsi per un periodo a Yaak, una valle remota, l’ultima in fondo al Montana, a pochi chilometri al confine con il Canada. Lontani dalla città, senza telefono e corrente elettrica, Rick e Elizabeth scoprono la natura selvaggia di questa valle ancora incontaminata; la loro esistenza rallenta, il ritmo delle giornate è esattamente quello di un secolo fa. Arrivati a Yaak nella dolce stagione autunnale, sono entrambi decisi a vincere, insieme ai pochi altri abitanti, la grande scommessa: superare l’inverno e il suo freddo quasi disumano (la temperatura scenderà a – 40° C e oltre) e confrontarsi ogni giorno con situazioni che possono trasformarsi in fatali come perdersi in una tempesta di neve, ferirsi con una motosega o congelarsi le dita. Una scrittura semplice, concisa e intensa ci apre agli spazi interiori e ai paesaggi meditativi di un’esperienza di vita immersa nel silenzio, nella calma della terra sotto la neve.

Incipit: “mi era già capitato di vivere tra i monti. Avevo frequentato l’Utah State University, costruita sulle pendici di una montagna, e non ero mai stato tanto felice – ma per il semplice fatto di ritrovarmi in quello scenario, di muovermi in una terra tanto strana e incantevole (sono cresciuto in Texas e, dopo il college, per parecchi anni ho lavorato nel Mississippi). Io ed Elizabeth, la mia ragazza, andavamo spesso a campeggiare verso occidente. Ci piaceva il modo in cui i boschi profumano di notte e al risveglio al mattino.”

Biografia Autore Rick Bass, geologo specializzato in giacimenti di petrolio e ambientalista, è nato e vissuto in Texas, fino a quando ha deciso di trasferirsi con la sua compagna in uno sperduto ranch del Montana. Ha pubblicato la raccolta di racconti “The Watch” e i testi particolarmente attenti all’ambiente come “Oil Notes” e “The Book of Yaak”.

In Siberia
(Colin Thubron)
È solo da pochi anni che i viaggiatori stranieri possono muoversi all’interno della Siberia senza troppi problemi.
Risalendo il grande fiume Enisej fino all’Artico, attraverso le montagne che increspano la Mongolia, e poi a est verso il fiume Amur, il Pacifico e il gulag abbandonato nella Kolyma, Colin Thubron viaggia sulla Transiberiana, naviga i fiumi, prende autobus e camion di passaggio, si muove così tra i popoli che più hanno risentito del collasso del comunismo e della frantumazione dell’Unione Sovietica. Sul suo percorso incontra buddhisti e animisti, sette cristiane, comunisti reazionari e quello che rimane di un fumoso progetto di Stato ebraico in Asia; visita il luogo dove hanno assassinato l’ultimo zar, il villaggio di Rasputin, e ancora, le tombe degli antichi sciiti preservate dal ghiaccio; si ferma infine ad ammirare le rive del Bajkal, il lago più profondo e antico del mondo. Percorre insomma qualcosa come 24.000 chilometri attraverso la regione terrestre più selvaggia e più crudamente violentata dall’uomo.
Vivido e appassionato, ma anche pervaso di una sottile vena di umorismo, il racconto del viaggio di Thubron è anche e soprattutto l’incontro con un popolo che, uscito a pezzi dalle rovine del comunismo, è entrato in una dimensione privata dalle forme più diverse, spesso incredibilmente strane.

Incipit
“Verso sera il vento cala, ed entriamo in un vuoto dorato. È questa la Siberia originaria, penso: la Siberia sfuggente, infinita, che perdurava come un inconscio geografico negli occhi dei primi viaggiatori. Il suo vuoto apparente era una lavagna pulita su cui scrivere. Per secoli sollevò dicerie e leggende, evocò ideali, suscitò paure. Persino il suo nome – una fusione mistica tra il mongolo siber, “bello, puro”, e il tartaro sibir, “terra addormentata” – suggeriva l’immagine di un altrove vergine e in attesa. Hegel la collocò addirittura fuori dei confini della storia: troppo fredda e ostile per ospitare una vita significativa.”

Biografia Autore
Dopo i suoi primi libri sul Medio Oriente (Damasco, Libano e Cipro), Colin Thubron ha esplorato in macchina la Russia occidentale ancora ai tempi di Breznev, raccontandola in Viaggio tra i russi. Quindi si è spinto nelle regioni più remote della Cina, che ha descritto in “Oltre la Muraglia” (e per il quale ha ricevuto il Premio Hawthornden e il Thomas Cook Travel Book Award), e nell’Asia centrale, che ha raccontato in Il cuore perduto dell’Asia. Autore anche di numerosi romanzi pluripremiati, quando non è in viaggio Thubron vive a Londra.
Autore : Redazione