Meteo scenari per Capodanno: alla ricerca dei Tartari…
Si cercano i tartari nel deserto dell'anticiclone.
Ne abbiamo parlato molte volte ma mai come in questo frangente di stagione ci sembra di affacciarci alle mura della fortezza Bastiani per avvistare i Tartari, che rappresentano il cambiamento, la rottura della monotonia e del monologo dell’anticiclone, così come per i soldati rappresentava lo scopo della loro presenza in quell’avamposto sperduto.
In nessun libro come quello di Buzzati è resa bene la stessa attesa dei meteorologi e di chi ha a cuore la salute dell’ambiente in cui viviamo: qualcuno di notte vede una luce, un cavallo bianco, movimenti, polvere che si solleva. Sono le grandi perturbazioni, le grandi irruzioni fredde che avanzano e che, con il far del giorno, scompaiono per lasciar spazio al nudo, silente e sconfinato deserto, che altro non sarebbe che l’anticiclone.
Si attende (speriamo non invano) qualcosa che potrebbe modificare e nobilitare questa stagione morta e sepolta che è l’inverno, ma mentre sta per scattare l’allarme nella fortezza, quando i modelli segnalano finalmente qualcosa, tutto torna alla normalità: i Tartari così come le perturbazioni e le colate gelide scompaiono.
Carta più lampante di quella che vi mostriamo qui a fianco crediamo non ci possa essere: la media degli scenari del modello europeo cancella ogni possibile scenario invernale dinamico, qualsiasi schema barico in grado di portare novità sul Mediterraneo e per i primi di gennaio conferma il solito andamento degli ultimi 2 mesi: anticiclone nel Mediterraneo con le grandi depressioni a correre sul nord Europa e la corrente a getto che galoppa più veloce che mai.
I Tartari restano lontani per ora, ma ricordiamoci che siamo in pieno giorno, di notte le cose possono ancora cambiare…
Autore : Alessio Grosso