00:00 11 Maggio 2016

METEO lungo termine: il rialzo delle fasce anticicloniche subtropicali

Alcune delle previsioni emesse dal centro di calcolo americano, mettono in evidenza un graduale rinforzo della cintura degli anticicloni appartenenti alla famigerata "fascia subtropicale". Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e quali conseguenze porterebbe tale manovra sul tempo di tutti i giorni.

La nuova, importante fase di maltempo che interessa il nostro Paese proprio in questi giorni, potrebbe a tutti gli effetti appartenere all’ultima parte di un lungo ciclo la cui ideale conclusione lascerebbe in eredità un rialzo più deciso delle fasce anticicloniche subtropicali entro la terza ed ultima decade di maggio. Riassumendo sembra essere questa la linea di tendenza comunicata quest’oggi dalla previsione calcolata dal centro di calcolo americano, la quale mette in evidenza un rinforzo degli anticicloni in sede mediterranea ed europea, proprio nell’ultima parte del mese di maggio.

Tale situazione sarebbe senz’ombra di dubbio agevolata da quello che è il normale processo di avanzamento stagionale. Convenzionalmente il primo mese di estate meteorologica coincide infatti con l’arrivo di giugno.

La fase instabile/perturbata di queste ore, può quindi essere ancora racchiusa ufficialmente nella casistica dei passaggi perturbati dalle caratteristiche primaverili; la corrente a getto subtropicale transita infatti sulle latitudini meridionali del Mediterraneo, confinando le onde di calore alle nostre regioni meridionali. D’altro canto queste stesse onde di calore non hanno ancora carattere di stazionarietà ma tendono a comportarsi come onde mobili in seno al lato ascendente delle figure di bassa pressione che ne agevolano senza troppi problemi la loro evoluzione verso i settori orientali del Mediterraneo.

Banchi nuvolosi intensi ed estesi avvolgono il nostro Paese, determinando ancora delle precipitazioni a carattere diffuso e piuttosto organizzate sia come durata che come estensione, una caratteristica tipica delle fasi perturbate tipicamente primaverili che viene poi persa quando si entra all’interno del periodo di competenza dell’estate, laddove i passaggi instabili/perturbati risultano sovente localizzati ed a sfondo temporalesco.

La terza decade di maggio potrebbe quindi portare con sè un tipo di tempo sicuramente più stabile e meno irrequieto rispetto alle condizioni atmosferiche di questi giorni; in questa sede potremo aspettarci un aumento fisiologico della temperatura su valori vicini a quelli tipici dell’estate meteorologica ai suoi esordi. A consacrare ufficialmente l’arrivo della bella stagione, i temporali frequenti e talvolta intensi che, nel cuore del periodo estivo, colpiscono spesso i settori alpini e prealpini, nonchè talvolta la Valpadana. 

Tale linea di tendenza necessita ovviamente di ulteriori conferme. 

Autore : William Demasi