00:00 4 Marzo 2021

Meteo, le domande dei lettori ad Alessio Grosso: “l’estate sarà calda? E il prossimo inverno?”

Spazio ai lettori.

Le domande più gettonate sono sempre le stesse ma sono anche quelle le cui risposte interessano di più i lettori, eccole allora:

Enzo Cavallo da Biella: questo vortice polare così compatto a fine inverno presagisce una primavera instabile tra aprile e maggio?
GROSSO: si, è possibile, perchè comunque sia il vortice polare è una bolla d’aria fredda attorno al Polo che in primavera tende in parte a collassare, dividendosi in più rami. Se si accumula del freddo a fine inverno, è probabile che dopo una fase mite per l’Europa dovuta alle conseguenze di questo accumulo, cioè ad una predominanza di venti occidentali, possano seguire affondi freddi nel cuore della primavera con ritorno tardivo della neve anche alle basse quote. Non è detto che però l’Italia diventi necessariamente il bersaglio di questi affondi freddi.

Barbara Novelli da Nembro (BG): l’estate sarà molto calda o sopportabile come l’anno scorso?
GROSSO: l’estate non tradisce quasi mai, è dal 2006 e prima ancora dal 2002 che non assistiamo ad una stagione estiva sottotono, dunque davvero tanto. Certo l’estate scorsa non ha fatto segnare chissà quali performances; ricordiamoci che più che un freddo d’inverno ai ghiacciai mancano le nevicate primaverili ed estati più fresche per resistere alla fusione e dunque all’ablazione, cose che invece sono mancate per troppo tempo.

Luis Scardigno da Verona: si parla tanto di mini cicli invernali, a tal proposito il prossimo inverno non potrà seguire la falsariga di questo?
GROSSO: è da un po’ di anni in realtà che all’inizio dell’inverno assistiamo a tentativi delle correnti fredde dal nord Europa di farsi strada verso il Mediterraneo ma subito dopo, già nel corso della prima decade di dicembre, subentrava una tale spinta delle correnti occidentali miti da annichilire ogni velleità invernale, perchè il vortice polare si approfondiva al Polo, si compattava e mandava al tappeto la stagione alle medie e basse latitudini, quest’anno il disturbo alla compattezza del vortice polare si è protratto per settimane, anche se gli effetti su di noi non sono stati poi così eclatanti come in altre zone del mondo. E’ possibile che tale disturbo si manifesti anche dal prossimo autunno, ma la certezza di un mini trend non c’è.

Flavio Vertova da Chiasso, Svizzera: perchè il meteorologo cerca sempre la pioggia?
GROSSO: prima di tutto perchè altrimenti se non piovesse mai potremmo cambiare tranquillamente lavoro, secondo perchè per deformazione professionale amiamo i fenomeni atmosferici tutti, non solo la pioggia, terzo perchè comunque l’Italia ha certamente bisogno di tanto sole per turismo e colture, ma anche di tanta pioggia, che spesso invece ci fa penare, anche se poi arriva a toglierci le castagne dal fuoco della siccità.

 

 

Autore : Redazione MeteoLive.it