00:00 5 Novembre 2015

Meteo follie: schema barico come in pieno inverno, in inverno ne farà uno primaverile?

Non siamo impazziti, ora vi spieghiamo perché...

Spesso crediamo che un inverno freddo possa essere annunciato da un vortice polare più debole del solito che consenta frequenti scambi di calore con le basse latitudini ed episodi perturbati frequenti associati a nevicate a quote progressivamente più basse con annesso calo delle temperature.

In realtà ben poche volte è andata così: il vortice polare ha quasi sempre dimostrato di essere in palla e di compattarsi molto bene soprattutto tra dicembre e gennaio, mentre in febbraio le lingue gelide che lo compongono si sono talvolta divise, scendendo a tratti anche sull’Europa.

In primavera poi solitamente il vortice polare si scompatta ancora di più e da lì giungono ondate di maltempo anche intense con freddo moderato e nevicate tardive sino alle quote basse.

E’ altrettanto vero però che il mese di novembre è quasi sempre stato particolarmente piovoso per l’Italia, mentre ora stiamo per sperimentare un lungo periodo anticiclonico come se fosse pieno inverno e il vortice polare facesse correre la corrente a getto più forte che mai, mantenendo tutto il freddo all’interno delle latitudini polari.

Una situazione che in Italia si osserva molte volte a gennaio con tante belle giornate su monti, coste e meridione e tanta nebbia sulle pianure del nord e nelle valli del centro.

Il fatto che si stia proponendo adesso questa fase stabile, come se fossimo in pieno inverno non potrebbe preparare per l’inverno scenari primaverili, caratterizzati da un vortice polare molto disturbato, ondate di freddo e nevicate frequenti anche in pianura?

E’ un’ipotesi da non sottovalutare anche se francamente risulta più probabile che il tempo di novembre non suggerisca proprio nulla su quello che farà a dicembre o gennaio, sono fasi, certamente piuttosto anomale ma pur sempre fasi. 

Certo stupisce un’accelerata del getto così perentoria a novembre, ma il clima è in costante cambiamento e bisogna sempre più spesso fare i conti con anomalie bariche anche vistose.

 

Autore : Alessio Grosso