00:00 6 Aprile 2009

Mercoledì una perturbazione alle porte dell’Italia, la Sardegna nel mirino dei rovesci

L'Isola risulterà maggiormente penalizzata dal transito del corpo nuvoloso, mentre il versante tirrenico e la Sicilia avranno a che fare solo con una nuvolosità generalmente sterile. Migliore il tempo altrove.

L’anticiclone delle Azzorre, visti i recenti insuccessi di penetrazione sul bacino del Mediterraneo per la via canonica, quella di Gibilterra, tenterà di guadagnarsi i favori della primavera chiedendo la collaborazione del collega nord-africano, in realtà più sopito di lui. Da questa maldestra manovra ne risulterà un Mediterraneo ancora vulnerabile alle insidie della circolazione atlantica.

Proprio in seno a questo attivo flusso oceanico una perturbazione ben organizzata viaggerà alla volta del Mare Nostrum, alimentata da uno strappo della corrente a getto in discesa verso il golfo di Biscaglia. Oltre alla vorticità offerta da transito del core del getto, di per sè piuttosto debole, il flusso in entrata dalla porta spagnola subirà la manipolazione orografica imposta dall’impatto contro la catena del Pirenei. Ne scaturirà così l’approfondimento di un minimo di pressione secondario la cui forza d’inerzia impressa dal getto lo porterà a raggiungere i nostri mari di ponente tra la sera di martedì e la notte su mercoledì.

La perturbazione originaria sarà così costretta a scindersi in due tronconi; quello meridionale, associato al minimo anzidetto, interesserà pertanto l’Isola nella giornata di mercoledì con rovesci piuttosto diffusi e possibilità anche di qualche temporale. La frangia nuvolosa si spingerà fin a ridosso delle regioni di nord-ovest e sui versanti tirrenici del Paese, nonchè sulla Sicilia.

Su questi settori però, la curvatura anticiclonica delle correnti, per quanto modesta, sarà sufficiente a dissuadere il corpo nuvoloso dall’avanzare ulteriormente e soprattutto dal procurare fenomeni che siano degni di nota al di là di una modesta instabilità.
Autore : Luca Angelini