00:00 18 Maggio 2016

Medio e LUNGO termine: temperature più calde ma l’anticiclone può attendere

La parte finale della primavera meteorologica porterà con sè un aumento graduale della temperatura, tuttavia anticicloni persistenti e duraturi dalle caratteristiche dichiaratamente estive, restano per il nostro Paese ancora una chimera.

L’enfasi anticiclonica prevista dai modelli sino alla giornata di ieri, martedì 17 maggio, rimane sostanzialmente un’ipotesì fine a se stessa; sin troppo ottimistica per poterla ritenere affidabile, nei nuovi aggiornamenti relativi alla giornata odierna, emergono già tutti quei dubbi e quelle incertezze che ci traghetteranno verso una parte conclusiva di maggio, ancora scandita da episodi marginali ma pur sempre frequenti di instabilità.

Il sole molto alto nel cielo, cambierà profondamente le caratteristiche intime dei passaggi instabili. Questi ultimi non si presenteranno più come addensamenti nuvolosi diffusi e compatti ma cederanno volentieri il passo alle precipitazioni di tipo temporalesco.

IN SINTESI LE MOSSE DELL’ATMOSFERA DA QUI SINO ALLA FINE DI MAGGIO.

A seguito del passaggio di una vistosa depressione attesa proprio in questi giorni sul nostro territorio nazionale, un nuovo promontorio anticiclonico riporterà condizioni meteo più stabili. Tale effimera fase anticiclonica, riguarderà il nostro Paese il prossimo weekend (sabato 21 – domenica 22), riportando una nuova risalita della temperatura.

Una seconda perturbazione dalle origini oceaniche, attraverserebbe nuovamente i settori centrali d’Europa tra lunedì 23 e martedì 24, distribuendo precipitazioni irregolari anche sul nostro Paese.

Da questo momento in avanti la previsione prende un percorso completamente diverso rispetto quanto previsto sino ad appena 24 ore fa; nonostante il periodo ormai avanzato, l’innalzamento delle fasce anticicloniche non sembrerebbe ancora sufficiente a garantire sul nostro Paese, condizioni atmosferiche stabili e durature.

La temperatura certamente tenderebbe a risalire rispetto ai valori misurati durante queste giornate, tuttavia specie al nord, potrebbero continuare a manifestarsi episodi sparsi di instabilità, provocati ancora da infiltrazioni d’aria più fresca che dall’oceano si porterebbero ancora in sede mediterranea.

Da valutare anche un coinvolgimento episodico dei settori centrali e meridionali.

Seguite gli aggiornamenti.

Autore : William Demasi