Il mare ha senza dubbio una capacità termica maggiore rispetto alla terraferma. Il calore immagazzinato nei mesi estivi viene liberato lentamente e solo alla fine dell’inverno l’acqua raggiunge una temperatura piuttosto bassa.
Nel mese di dicembre e nella prima parte di gennaio, il mare conserva ancora parte del calore accumulato durante il semestre caldo. Di conseguenza la sua azione mitigatrice risulta efficace, soprattutto per le coste.
Tra la fine di febbraio e l’inizio del mese di marzo, tutto il calore risulta ormai disperso e la temperatura dell’acqua raggiunge il minimo stagionale. Naturalmente anche nella restante primavera la temperatura dell’acqua risulta alquanto bassa e questo si ripercuote, ancora una volta, sul clima delle zone costiere.
La mappa ci mostra le temperature di superficie degli specchi di mare che circondano l'Italia. Le temperature si riferiscono a questa mattina (venerdì 8 febbraio)
Balzano all'occhio i 7-9° dell'alto Adriatico e dei golfi di Trieste e Venezia. 12° le temperature del medio e basso Adriatico fino alla Puglia.
Relativamente più mite risulta la temperatura degli specchi d'acqua posti più ad ovest (Tirreno e Mar Ligure) che presentano circa 13-14° di temperatura superficiale. 13° si registrano anche sui bacini prospicienti la Sardegna, mentre la temperatura più alta (15°) si registra sullo Stretto di Sicilia e sul basso Ionio.
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