Mancano due giorni al cambiamento che dovrebbe spazzare via l'alta pressione dall'Italia a favore di un tempo maggiormente dinamico, piovoso in pianura e nevoso sui rilievi.
A 48-72 ore dall'evento emergono ancora molti dubbi sulla posizione del minimo e soprattutto sulla reale penetrazione del fronte, che potrebbe fare la differenza in fatto di fenomeni su molte regioni italiane.
Il modello europeo (prima mappa) è il più magnanimo in fatto di fenomeni: nella giornata di giovedì l'elaborato li estende a tutto il nord (nord-ovest compreso) con il concreto rischio di neve a bassa quota su queste aree. Del resto con una depressione piazzata tra il Mar Ligure e la Corsica non potrebbe andare diversamente.
Il modello americano (seconda mappa) opta invece per una situazione completamente diversa. Osservate il posizionamento del minimo rispetto al collega europeo...ovviamente stiamo parlando dello stesso lasso temporale!
Rispetto al modello europeo, il minimo risulta spostato di 100-150km più ad est; di conseguenza le precipitazioni si limiterebbero al centro e parte del nord-est, snobbando completamente le altre zone del nord. Il meridione verrebbe comunque interessato successivamente, con fenomeni veloci, ma intensi.
...e il modello canadese? Beh, non può esimersi dal proporre un'altra dinamica, forse più affine al modello europeo.
Il minimo si collocherebbe sul Mar Ligure con un ottimo coinvolgimento del settentrione e del centro. Rispetto al modello europeo, il gorgo depressionario sembra essere leggermente più alto di latitudine; di conseguenza il carico di aria fredda in ingresso sull'Italia potrebbe essere minore.
Chi avrà ragione? Lo vedremo tra qualche ora o nella giornata di domani, quando dovrà per forza esserci un allineamento dei tre modelli verso una soluzione comune. Per ora siamo in attesa...