00:00 15 Aprile 2009

Maltempo, ora tocca al nord: ecco la cronologia piogge e temporali

Ancora conferme riguardo al peggioramento che da alcuni giorni vi avevamo anticipato e che è atteso al nord a partire dalla notte su giovedì.

Stavolta tocca al nord. Dopo una fase di tempo tutto sommato tranquillo (Piemonte a parte), si riparte con un nuovo affondo del maltempo. Tutto farà capo ad una perturbazione atlantica già pronta mentre scriviamo su Regno Unito, Francia e Spagna. Sarà però un mulinello vorticoso in ingresso sottovento al plateau montuoso spagnolo e in particolare alla catena pirenaica, ad avviluppare il Mediterraneo occidentale nel gorgo nuvoloso annunciato.

Questo minimo secondario, ma non troppo, porrà inizialmente il suo quartier generale poco a ovest delle Baleari e richiamerà davanti a sè un vigoroso flusso di correnti miti e umide di origine mediterranea in attivo scorrimento nei bassi strati troposferici. L’energia potenziale racchiusa in tale flusso si estrinsecherà laddove subentrerà aria più secca e fresca in alta quota infilata dentro alla corrente a getto, a destabilizzarne la corsa.

Proprio questo letto di vento in altitudine causerà forte divergenza in alta quota con corrispondente richiamo dai bassi strati di quell’aria umida e potenzialmente instabile. Ecco dispiegarsi in questo modo l’energia inizialmente racchiusa nel flusso meridionale. Il tutto verrà ulteriormente enfatizzato da numerosi mulinelli di vorticità ciclonca inseriti nella stessa corrente a getto ma non è tutto.

Proprio la diversa disposizione dei venti sui vari piani altimetrici predisporrà la colonna d’aria a minacciosi moti rotatori forieri di costruzioni nuvolose di tipo temporalesco, localmente anche grandinigeno. Le prime avvisaglie pre-frontali, alimentate anche dalla componente solare accumulata nel pomeriggio di oggi, mercoledì, compariranno in serata sulle Alpi occidentali con rovesci qua e la su pedemontana torinese, bassa valle d’Aosta e Canavese.

In nottata il nocciolo duro dei contrasti descritti farà il suo ingresso sul nord Italia disponendo l’asse dei sistemi nuvolosi inclinato da sud-ovest verso nord-est. La componente orografica risulterà allora determinante per la distribuzione dei fenomeni. Questa favorirà rovesci, anche a sfondo temporalesco, soprattutto tra il Torinese e tutto l’alto Piemonte, la zona di confine delle Marittime e la Liguria, con particolare attenzione all’estremo Ponente e al Levante. In nottata e nella mattina di giovedì i fenomeni si concentreranno ancora sulle zone già citate con coinvolgimento anche della Lombardia. Particolarmente esposti al maltempo in questo caso i settori prealpini comprendenti la zona laghi e la catena orobica.

Data la disposizione delle correnti in quota, potrebbero aversi accumuli minori o comunque fenomeni di debole intensità, piuttosto frammentati e intermittenti sulle zone pianeggianti del basso Piemonte, in particolare sul Cuneese. Fenomeni più presenti ma ugualmente piuttosto sbrigativi su Astigiano, pianura alessandrina e forse anche su vogherese.

Nella serata di giovedì ancora fenomeni a tratti abbondanti sulla fascia alpina e prealpina con raggio d’azione compresa tra la zona Verbano e le Prealpi vicentine con coinvolgimento anche delle Dolomiti. Passaggio a tempo più asciutto lungo la val Padana. Per lo stesso motivo già visto per il Cuneese, anche l’Emilia Romagna potrà ricevere accumuli piovosi minori data l’ombra pluviomentria proiettata dall’Appennino ligure sui flussi provenienti dal mar Ligure.

La neve? Sulle Alpi tra 1700 e 2000m.
Autore : Luca Angelini