00:00 8 Febbraio 2010

MALTEMPO: martedì e mercoledì si preparano due giorni difficili per il centro e il sud

Severa fase di maltempo attesa tra il pomeriggio di martedì e l'intera giornata di mercoledì sulle nostre regioni centrali e meridionali a causa del transito di un vortice depressionario accompagnato da venti forti, nevicate a bassa quota in Appennino e qualche temporale su Sardegna e Calabria.

Tutto partirà dalla sovrapposizione tra uno strappo di vento collegato alla corrente a getto in alta quota proveniente dall’Atlantico e un forte sbalzo termico legato ad un primo nocciolo di aria fredda in scivolamento alle quote inferiori dal nord Europa verso i nostri mari di ponente.

L’interferenza tra le due strutture avverrà martedì nei pressi della Sardegna e provvederà a scavare e ad approfondire un minimo di pressione a tutte le quote, minimo che poi si muoverà lentamente verso il basso Tirreno per poi risalire mercoledì con una traiettoria a boomerang verso il medio Adriatico. Nella giornata di martedì, entro il pozzo depressionario, verrà anche a confluire aria mite di origine afro-mediterranea la quale, si porterà tramite venti di Scirocco sulle Isole Maggiori e l’estremo sud.

Il sopraggiungere dell’aria fredda in quota al di sopra di questa spazzolata mite, instabilizzerà la colonna d’aria su tutto il bacino meridionale tirrenico, talchè tra la sera di martedì e la notte su mercoledì potranno verificarsi alcuni spunti temporaleschi, dapprima sulla Sardegna, poi in mare aperto e quindi fin sulla Calabria. Possibili brevi grandinate.

Sul resto del nostro centro-sud si avranno in contemporanea rovesci piuttosto diffusi ad eccezione di Toscana, Perugino e Marche, dove in un primo tempo sia avranno diverse pause asciutte. Le quote neve, sempre nel pomeriggio-sera di martedì, si attesteranno intorno a 600-800 metri su Lazio, Abruzzo e Molise, tra 900 e 1000 su Campania, Basilicata e Puglia, fino a 1400-1600 metri su Calabria e monti siculi, intorno a 1200-1400 metri sulla Sardegna.

Mercoledì il minimo tenderà a spostare il suo centro d’azione sulle regioni adriatiche, sulle quali sono pertanto attesi i fenomeni più insistenti a causa della forzante orografica indotta dai venti da est. Rovesci saranno comunque ancora possibili anche sul resto del centro e del sud, anche se intervallati da qualche pausa asciutta in più. Il compasso delle precipitazioni riuscirà nel frattempo a raggiungere anche la Romagna.

Le quote neve non subiranno grandi variazioni, stante la miscelazione delle masse d’aria, simile a quella di martedì. Da segnalare in più il limite delle nevicate posto intorno a 700 metri sulla Toscana, in calo a 400 metri su Umbria, Marche e Romagna, nonchè il calo dei fiocchi fin verso gli 800-100 metri in serata sulle Isole Maggiori, ad iniziare dalla Sardegna, dove il Maestrale avrà già iniziato a fare il suo turbolento lavoro.
Autore : Luca Angelini