Dando uno sguardo alle previsioni relative al lungo termine, riferendoci in particolare alla prima decade della mensilità marzolina, ritroviamo concordi sia il centro di calcolo americano sia il centro di calcolo europeo in merito alla possibile distensione di un'area d'alta pressione dall'oceano Atlantico verso l'Europa. In questo frangente l'alta pressione non si limiterebbe soltanto ad interessare i settori estremi occidentali del continente, ma andrebbe in breve tempo stabilendo la propria roccaforte sulla Mitteleurope ed il bacino centrale del
Mediterraneo, allontanando dall'Italia l'instabilità ed il clima moderatamente freddo che ci interesserà in quest'ultima parte di febbraio.
Questa possibilità era stata paventata già con gli aggiornamenti relativi alla giornata di ieri, venerdì 20 febbraio su questo articolo --> https://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/news-dal-modello-americano-prosegue-il-trend-instabile-e-moderatamente-freddo-/49068/. Quest'oggi, a fronte dei nuovi aggiornamenti a nostra disposizione, sembrano esserci ulteriori conferme verso questa specifica direzione.
Secondo il modello europeo, la tendenza dell'alta pressione ad invadere i settori centrali dell'Europa, si manifesterebbe con l'arrivo delle primissime giornate di marzo. La propaggine orientale del cuneo d'alta pressione già in posizione "di assalto" all'Italia nella giornata di domenica primo marzo, lascerebbe poco spazio a dubbi in merito l'evoluzione successiva, la quale proporrebbe l'inevitabile trasferimento dei massimi di geopotenziale a poca distanza dal nostro Paese. Il tempo atmosferico acquisterebbe così sembianze spiccatamente anticicloniche, con inversioni termiche in pianura e nelle valli, caldo e secco ai livelli superiori.
Come anticipato, la previsione risulta confermata anche dal centro di calcolo americano, quest'ultimo con un leggero anticipo nei processi di espansione anticiclonica diretti all'Europa centrale che andrebbero manifestandosi già da sabato 28 febbraio, con effetti più eclatanti nelle giornate successive. La distensione dell'alta pressione troverebbe spiegazione nell'anomalo ricompattamento del Vortice Polare in sede canadese e nord-atlantica. La chiusura del corridoio d'aria più fredda ancora attivo in questi giorni, altro non farebbe che lasciare la strada spianata al primo anticiclone dalle caratteristiche primaverili dell'annata 2015.
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LUNGO TERMINE: battuta d'arresto al tempo perturbato nord-atlantico?
Quest'oggi i due principali centri di calcolo, l'americano GFS e l'europeo ECMWF, risultano allineati verso una visione comune di anticiclone che ci interesserebbe a partire dai primissimi giorni di marzo. Sarà davvero così? Vediamo nel dettaglio le prospettive.
In primo piano - 21 Febbraio 2015, ore 15.00
Autore : William Demasi