00:00 20 Febbraio 2011

Lunedì ultime piogge al centro-sud, poi tre giorni di freddo con qualche fiocco a quote basse sul medio-basso Adriatico e al meridione

La perturbazione giunta domenica sull'Italia risucchierà aria fredda dalla regione balcanica determinando un generale calo delle temperature tra martedì e giovedì. Non si esclude qualche fiocco nelle zone interne del medio e basso Adriatico, sull'Appennino meridionale e sui monti siculi, anche a quote decisamente basse.

La perturbazione che sta rovinando la domenica di molti Italiani sarà testata d’angolo nelle vicende atmosferiche che ci aspettano nella terza decade del mese. Al di là dei suoi effetti diretti, concentrati lunedì soprattutto al centro e al sud, importante sarà la sua successiva manovra di prelievo d’aria dalla regione balcanica.

Con il suo spostamento verso lo Ionio infatti, il pozzo depressionario riuscirà ad abbracciare una fetta piuttosto vasta del Continente, tale da riuscire a raccogliere e a spingere verso l’Italia un pacchetto di aria fredda direttamente attinto dagli innevati altopiani balcanici. Il conseguente calo delle temperature inizierà martedì 22 e raggiungerà il suo apice tra mercoledì e giovedì.

I termometri andranno sotto media di qualche grado e la sostenuta ventilazione nord-orientale potrà favorire il fenomeno di sbarramento a ridosso dei versanti adriatici e ionici dell’Appennino meridionale. Da qui la possibilità di annuvolamenti anche organizzati con possibilità di qualche fiocco intermittente.

In Abruzzo e Molise, se le condizioni contingenti lo permetteranno, il nevischio potrebbe riuscire a raggiungere la pianura o l’immediato entroterra, per ritrovare neve vera e propria salendo intorno a 300-400 metri, con interessamento anche di Foggiano, Barese e Lucania, fin verso i 600 metri sui monti calabresi e su quelli siculi.

Il resto del Paese godrà invece di tempo secco e soleggiato, con qualche disturbo solo lungo le creste alpine di confine, dove non si esclude qualche fiocco portato da nord ma a quote poste intorno ai 1000-1200 metri. Attenzione al vento, dicevamo, un sostenuto vento settentrionale che flagellerà il nostro centro-sud e le nostre Isole Maggiori almeno fino a giovedì, accompagnandosi alle cattive condizioni dei rispettivi bacini, soprattutto su quelli posti a favore di vento, ossia Adriatico, Tirreno e Ionio largo e Canale di Sicilia.

Autore : Luca Angelini