00:00 21 Dicembre 2010

Lo scopo dell’uomo moderno: annullare la natura

Traffico aereo paralizzato, gente che impreca sempre contro la neve, il freddo combattuto in ogni modo, tanto vale che il global warming acceleri.


Tonnellate di sale per le strade come non ne ho visto nemmeno nel 1985, aeroporti bloccati, incubo gelo sulle strade, tutti che imprecano perchè i mezzi pubblici sono in ritardo, o non arriveranno mai, colpa di questa neve che proprio non si digerisce, solo perchè è l’unico elemento naturale ancora in grado di far breccia nel mondo artificiale che ci siamo creati, un mondo fatto solo di cemento e tecnologia, in cui la realtà virtuale sostituisce quella reale e dove il fiocco di neve va bene solo nelle vetrine dei negozi di sport o nella playstation.

Il contatto con la realtà naturale invece ci spaventa, ci infastidisce, diventando solo un pretesto per far emergere quanto di peggio si cela nella nostra anima.

L’infallibilità della tecnologia non è ammessa: devo partire da Roma Fiumicino ed atterrare all’aeroporto Charles De Gaulle all’ora stabilita, non devono esserci intoppi, non possono esserci intoppi. La neve? Spalatela via subito. L’uomo vuole soffocare tutti gli elementi di disturbo, vuole annullare la natura, è nato e cresciuto in un mondo asettico, dove la natura la vede solo in fotografia o la percepisce unicamente come la spiaggia di Sharm in Egitto, combatte il caldo spingendo al massimo i condizionatori, non immagina cosa possa scatenarsi dal cielo, perchè lo guarda pochissimo.

In un simile contesto molto meglio allora accontentarlo: con il caldo potrà fare quello che vuole, non importa se si svilupperanno nuove patologie, se scarseggerà l’acqua, se l’inquinamento ci strozzerà senza pietà e se il cancro invece di uccidere 2 persone su 3, farà il pieno.

L’importante è continuare a godersi ques’orgia collettiva, senza intoppi, neve, nebbia, ghiaccio o vento che siano. Viva facebook e lo smart phone!
 

Autore : Alessio Grosso