00:00 28 Gennaio 2021

Le precipitazioni da SFONDAMENTO al nord; come mai si verificano?

Non sempre le correnti settentrionali portano fenomeni essenzialmente a nord dell’arco alpino. In alcuni casi vi possono essere autentici “sfondamenti” con precipitazioni anche al sud delle Alpi, come è avvenuto nelle ultime ore.

 

 

Ogni volta che un fronte perturbato scende da nord verso sud sull’Europa centrale, buona parte del nord Italia si prepara ad un episodio di Foehn, che determina cielo sereno, limpido e temperature gradevoli. Viceversa a nord delle Alpi arrivano copiose precipitazioni anche nevose se la temperatura lo consente.Questa è una regola che difficilmente la natura trasgredisce, dato che i contrafforti alpini, specie quelli centro-occidentali, hanno un’altezza tale da determinare condizioni meteorologiche diametralmente opposte da un versante all’altro.

 

Tuttavia il previsore, prima di dare per certa questa soluzione, deve valutare attentamente alcuni dettagli che potrebbero avere ripercussioni notevoli sul tempo che farà. Dal punto di vista barico, le condizioni migliori per avere il Foehn sul nord Italia sono la presenza di un anticiclone lungo i meridiani sull’Europa occidentale e una depressione centrata sul nord-est Europa. In mezzo a questi due centri motori scorrono correnti settentrionali o nord-occidentali che impattando contro la barriera alpina danno origine a questo vento.

Per far si che la previsione sia maggiormente attendibile, il previsore deve anche studiare la caratteristica delle suddette correnti, per non incorrere in errori anche grossolani. I due fattori da monitorare molto attentamente sono l’umidità della massa d’aria in arrivo e soprattutto la velocità del vento.

Se la massa d’aria si presenta molto umida come nel caso di un fronte caldo da nord-ovest, le precipitazioni sui versanti esteri alpini saranno maggiori, in quanto maggiore sarà la condensazione del vapore acqueo nella fase di impatto contro i rilievi.Queste correnti, quasi sempre, hanno matrice nord atlantica e percorrono l’Europa centrale da NW verso SE.

Il secondo fattore importante è la velocità delle suddette correnti. Correnti di debole o moderata intensità produrranno un effetto “stau” meno marcato a nord delle Alpi rispetto ad una corrente molto veloce.

Dopo questa trattazione sembra impossibile che le precipitazioni possano arrivare a sud delle Alpi con correnti di matrice settentrionale. In effetti è quasi sempre così, ma in alcuni casi può avvenire il miracolo, con le nubi e le precipitazioni che possono sconfinare anche su parte dei versanti italiani come è successo nelle ultime ore.

Si tratta, comunque, di precipitazioni di debole o moderata intensità, che non durano mai troppo a lungo. Per far si che ciò avvenga, occorre che le correnti abbiano umidità molto elevata e velocità estremamente alta.

Quando le correnti aeree sono velocissime, l’interessamento da parte della nuvolosità “nordica” non si limita solo alle creste di confine, ma può spingersi fino alle zone pedemontane italiane, coinvolgendo persino alcuni settori dell’alta pianura, specie della Lombardia. L’effetto favonico, di conseguenza, slitta di diversi chilometri più a sud e non interessa le zone prospicienti ai rilievi.

Quando le correnti aeree diminuiscono la loro velocità e soprattutto diminuisce l’umidità della massa d’aria soprattutto dopo il passaggio di un fronte, anche le zone pedemontane ritrovano il Foehn perduto, con le nubi che tendono a ritirarsi in posizione classica, ovvero lungo le creste di confine. 

Autore : Paolo Bonino