00:00 1 Giugno 2009

Le domande dei lettori, le risposte di MeteoLive

Tutta la teoria che spesso non si trova nei libri di testo.

Giorgio Quaglia chiede cos’è la “vorticità ciclonica”?
Con vorticità ciclonica si intende quella circolazione dei venti favorevoli alla formazione di nubi a grande sviluppo verticale, foriere di rovesci o temporali anche forti. Venti incrociati alle varie quote in una giornata in cui è annunciato tempo instabile sono la conferma che il tempo potrebbe effettivamente peggiorare. In pratica si assiste ad una ventilazione sud-orientale nei bassi strati, ad una sud-occidentale alle quote medie e ad una occidentale ad alta quota. In questo contesto possono svilupparsi importanti fenomeni. Si parla anche di Wind shear positivo.

Filippo Bianchi chiede quale sia il tipo di fronte che si muove più velocemente.
Innanzitutto bisogna distinguere tra fronti che transitano durante l’inverno e quelli che transitano nel periodo estivo. Quelli invernali, sostenuti da correnti in quota più forti possono raggiungere anche velocità di 100 km/h, in estate siamo sui 40-50 km/h. Tuttavia è bene operare ulteriori distinzioni: un fronte freddo procede anche a 65-80 km/h con punte di oltre 100 orari, una linea di instabilità è lenta: 30-40 km/h con qualche punta oltre i 60, il fronte caldo è molto lento: 25-30 km/h con qualche punta oltre i 50, per questo viene spesso raggiunto dal fronte freddo e genera un’occlusione. I fronti più veloci in assoluto sono comunque quelli freddi provenienti da NW che hanno raggiunto estremi superiori ai 100 km/h.

Sara Gadda chiede cosa sia una “squall line”.
Si possono verificare situazioni temporalesche in molti modi, quello più classico è proprio legato al passaggio di una “squall line”. Un fronte freddo che si muove in modo lineare favorisce la risalita di aria caldo-umida davanti ad un blocco di aria fredda che tende a rovesciarsi al suolo. Si avrà così la formazione di un temporale esteso anticipato da una nube a mensola “shelf cloud” che mette in evidenza i contrasti termici. Nella nube a mensola si infilano le correnti calde ascendenti: inflow e updraft, il cielo si tinge di nero, ma sarà nel gust front, cioè nella parte posteriore del temporale che si avranno le precipitazioni, con attive discendenze: outflow e downdraft. Il cielo si schiarirà mentre forti rovesci e raffiche di vento si abbatteranno al suolo. Se la “squall line” si muove lentamente potranno verificarsi anche alcuni allagamenti. Se il fronte sta andando in frontolisi la stessa nube a mensola potrà essere oggetto di discendenze e il temporale si scaricherà entro pochi km giungendo altrove ormai scarico. Sul lato meridionale di una “squall line” possono anche attivarsi occasionalmente dei tornado. La lunghezza della “squall line” è variabile, siamo comunque nell’ordine dei 200 km. Dopo il suo passaggio il cielo ritorna sereno e la pressione aumenta.
Autore : Risposte a cura di Alessio Grosso