Lo potremmo ormai chiamare il "vortice italico". Si tratta di quella struttura di bassa pressione rimasta da giorni isolata dalla circolazione generale dell'atmosfera e annidatasi tra il basso Tirreno e la Tunisia.
Il tempo ne ha risentito nei giorni scorsi e ancora ne risentirà nelle prossime ore, anche se le maglie nuvolose tenderanno progressivamente ad allargare le spire denotando il lento collassamento di tutta la circolazione. Le correnti settentrionali guadagneranno man mano terreno apportando aria meno umida e, con essa, anche schiarite sempre più ampie.
Nel frattempo però l'energia riversata in atmosfera dalle acque ancora piuttosto tiepide dei nostri mari sarà ancora in grado di alimentare una nuvolosità irregolare, prevalentemente a carattere cumuliforme in mare aperto e a ridosso delle coste.
La nuvolosità subirà anche l'ulteriore lavorazione indotta dall'impatto dei venti settentrionali a ridosso dei contrafforti appenninici, con ammassamento di nubi e maggior probabilità di precipitazioni lungo il versante adriatico da Rimini a Lecce.
Interessata da rovesci a carattere sparso anche la Sicilia, mentre le altre regioni del sud potranno sperimentare qualche bella schiarita alternata a nuovi temporanei annuvolamenti accompagnati da qualche sporadica goccia di pioggia.
La ventilazione da nord porterà aria progressivamente più fresca e manterrà i mari piuttosto irrequieti, soprattutto lungo i litorali dell'Adriatico. In serata la fenomenologia tenderà ad esaurirsi per lasciar spazio a prevalenti rasserenamenti su tutti i settori.