00:00 11 Novembre 2010

La sorte dell’inverno si giocherà sulle anomalie termiche groenlandesi

Acque più calde del normale lungo la costa groenlandese potrebbero favorira irruzioni fredde severe nell'area mediterranea, abbandonata dagli anticicloni.

Lo abbiamo ormai capito. Non è più tempo di alte pressioni stabili nell’area mediterranea, non in questi ultimi anni almeno. Il Mediterraneo diventa invece spesso oggetto di attenzioni da parte delle depressioni e talora anche dell’aria fredda.

L’anomalia termica delle acque superficiali dell’Oceano Atlantico, a livello delle coste groenlandesi, potrebbe avere un risvolto anche sulle nostre regioni, favorendo iniezioni di aria calda o molto mite dalle latitudini subtropicali verso il nord Europa a fare da blocco alle miti correnti occidentali, unitamente ad un indebolimento della depressione semipermanente islandese, e favorendo invece indirettamente situazioni depressionarie alle nostre latitudini con possibili retrogressioni di aria fredda in direzione del nostro Paese e conseguenti potenziali situazioni NEVOSE.

Attualmente il flusso zonale è ancora molto vivace, ma un rallentamento prima rapido, poi più lento del vortice polare, potrebbero regalarci qualche sorpresa già alla fine del mese, con una prova generale d’inverno per mezza Europa e qualche riflesso persino nell’area mediterranea.

Il rallentamento della corrente a getto e una lieve negatività della NAO dovrebbero giocare a favore della formazione di un anticiclone russo-scandinavo di natura ibrida (mezzo dinamico e mezzo termico, cioè mezzo caldo e mezzo freddo per parlare popolare).

 

La particolare caratteristica dell’episodio di NIna andrebbe ulteriormente a favorire questo tipo di configurazione. La costanza con la quale alcune corse alternative del nostro principale modello di riferimento disegnino mappe come quella riportata, ci fa pensare che non si tratti di un’idea tanto campata in aria.
 

 

Autore : ALESSIO GROSSO