00:00 12 Maggio 2011

La perturbazione di domenica sull’Italia: ecco i tempi, i modi e le conseguenze

Fenomeni attesi soprattutto al settentrione con qualche pioggia anche tra Toscana, Umbria e Marche. Il resto d'Italia sotto le nuvole ma senza necessità di ombrelli al seguito. Ritorna la neve sulle Alpi. Le prime a uscirne saranno Valle d'Aosta e Sardegna.

Ed eccola finalmente a rapporto quella perturbazione tanto attesa e tanto annunciata, quasi come se i fenomeni associati fossero una vera e propria manna del cielo, perfino ora che siamo solo in primavera. In realtà, come abbiamo già fatto presente nei nostri precedenti approfondimenti, di questi tempi i peggioramenti annunciati vanno comunque ridimensionati di un buon 20%.

Questo perchè l’atmosfera negli ultimi mesi ha dato dimostrazione di dipendere dalle intenzioni degli anticicloni, veri registi del tempo, che hanno ritrovato il modo di prevalere, almeno sulla nostra fetta di emisfero.

Arriva dunque nel weekend la perturbazione atlantica. Il suo centro motore si sposterà tra il Mare del Nord e la Danimarca, per poi svirgolare verso il Baltico allontanandosi così con una certa rapidità dal cuore dell’Europa. Il sistema frontale che interverrà per separare la massa d’aria temperata preesistente da quella polare marittima in subentro dovrà però vedersela con un doppio problema tecnico.

Da una parte l’inserimento in un campo atmosferico dove l’alta pressione oppone ancora una certa resistenza, dall’altra il non facile scavalcamento dell’arco alpino, manovra che in altri tempi e con altri modi avrebbe potuto generare un minimo secondario di notevole interesse sul comparto padano ma che alla fine si ridurrà ad un misero mulinello senza seguito.

Da qui la distribuzione delle precipitazioni che compariranno nella nottata su domenica su Valle d’Aosta, alto Piemonte e alta Lombardia. I fenomeni lasceranno la Vallèè e si trasferiranno nella mattinata sul resto del Piemonte, entroterra ligure, Lombardia, Trentino, Alto Adige, alto Veneto, Emilia ed alta Toscana. Possibili temporali sul settore montuoso lombardo-veneto e sul Trentino e Alto Adige. Limite delle nevicate in calo lungo la cresta delle Alpi fin verso i 1800-2000 metri.

Nel pomeriggio rovesci e qualche spunto temporalesco su est Lombardia, Triveneto, Emilia, Romagna, Toscana, nord Umbria e nord Marche. Tende ad aprirsi invece su Valle d’Aosta e Piemonte occidentale.

Sul resto del Paese si assisterà essenzialmente all’innocuo transito di banchi nuvolosi, spesso anche estesi, ma generalmente senza conseguenze in termini di fenomeni. Dal pomeriggio la Sardegna si libera dalle nuvole sotto la sferza del Maestrale. La rotazione del vento dai quadranti settentrionali anche al nord decreterà l’incipiente allontanamento della perturbazione, con relative schiarite che prima di sera si faranno notare anche lungo tutto il versante tirrenico e sulla Sicilia.

Gli ultimi rovesci si attarderanno probabilmente solo su Alto Adige (qui possibili fiocchi fino a 1500-1700 metri), Bellunese e Friuli Venezia Giulia, salvo esaurirsi progressivamente nella seconda parte della notte su lunedì.

Autore : Luca Angelini