00:00 3 Settembre 2008

La Madden-Julian Oscillation, un’onda temporalesca tropicale intorno al mondo

Si tratta di una oscillazione dell'attività convettiva al di sopra degli oceani tropicali che può avere influenze indirette anche alle nostre latitudini

Fino a vent’anni fa si pensava che i sistemi convettivi delle zone tropicali fossero distribuiti a caso o, per lo meno, senza un criterio statisticamente classificabile. Furono gli scienziati Robert Madden e Paul Julian nel 1971 a scoprire che i venti in sede tropicale presentavano alcune determinate anomalie che si ripetevano entro un ciclo di 40-50 giorni.

In sostanza la loro scoperta propose una sorta di “ola” temporalesca che si sposta da ovest verso est tra l’oceano Indiano e il Pacifico secondo varie fasi. Ogni successiva collocazione sull’oceano dei sistemi convettivi caratterizza una precisa fase del ciclo il quale convenzionalmente viene fatto partire dal’oceano Indiano (fase 1) per poi proseguire verso l’Indonesia (fasi 2-3), Australia (fasi 4-5), Polinesia (fasi 6-7 per terminare in pieno Pacifico (fase 8).

Qui l’onda si indebolisce e risulta meno evidente poichè trova sotto di sè le acque più fredde trasportate dalla corrente di Humboldt provenienti dal sud-America mentre contemporaneamente sull’oceano Indiano l’azione combinata di sole e Alisei (venti semi-costanti che soffiano dai tropici verso l’equatore) agevola riscaldamento ed evaporazione, immettendo in atmosfera il vapore necessario a fare ricominciare da capo il ciclo.

Quali influenze può avere alle nostre latitudini la MJO, un fenomeno che si verifica in luoghi cosi remoti? Anzitutto la MJO altera il normale andamento degli Alisei: questi venti tendono a convergere infatti all’interno delle masse nuvolose rinforzandosi quindi sul loro lato orientale e invertendosi invece su quello occidentale.

Questo gioco di venti provoca, a seconda della fase corrente, un’innalzamento (o un abbassamento) della linea di convergenza intertropicale (normalmente posizionata intorno all’equatore) e determina con un effetto cinghia il trascinamento verso nord (o verso sud) della fascia anticiclonica subtropicale. Ecco allora che in estate l’anticiclone nord-africano viene spesso spinto verso nord e sollecitato ad invadere il nostro Mediterraneo. Meno importante l’andamento dell’indice sull’evolversi della nostra stagione invernale.
Autore : Luca Angelini