00:00 4 Giugno 2011

La cultura scientifica come importante strumento di difesa

Che si tratti di cambiamenti climatici, di prevenzione e cura delle malattie, di inquinamento ambientale, di gestione delle risorse energetiche e dell’ambiente, cerchiamo di non perdere mai di vista il metodo scientifico. Oggigiorno non è facile dedicarsi alla scienza in un mondo dominato e accecato dall’economia e dal profitto ad ogni costo.

La scienza rappresenta ancor oggi, senza ombra di dubbio, lo strumento più importante che abbiamo a disposizione, per cercare di indagare e comprendere il mondo in cui viviamo, vita quotidiana compresa, anche se paradossalmente nello stesso tempo rappresenta purtroppo nell’immaginario collettivo un qualcosa che appartiene soltanto ad una ridotta cerchia di edotti e che noi poveri mortali dobbiamo in qualche modo subire.

Ecco la grande contraddizione del nostro tempo, da una parte il dilagare sempre più pericoloso dell’analfabetismo scientifico e dall’altra la quasi totale mancanza, casuale o volontaria che sia, di una giusta e necessaria comunicazione tra ambiente scientifico e società.

Bisogna rendersi conto invece che ormai la scienza ha un impatto sociale, economico e ambientale enorme. È necessario avere la consapevolezza di come la scienza influenzi inevitabilmente la nostra vita di tutti i giorni e come una adeguata cultura scientifica ci aiuti a capire e a risolvere meglio le problematiche. Ma facciamo subito un esempio concreto che penso interessi a tutti.
 
Non occorre chiamare in causa una filosofica suddivisione delle persone in stoici ed epicurei, per decidere su come dovrei comportarmi per tentare di salvaguardare il più possibile la salute, un dono che Madre Natura, salvo i casi di malattie genetiche, per fortuna rari, riserva più o meno a tutti noi al momento della nascita. La scienza mi indica una strada semplice e sicura e i miei strumenti di conoscenza scientifica mi aiutano presto a capire che non si tratta sicuramente delle costosissime autostrade indicate da una schiera senza fine di dietologi o dietisti senza scrupoli, di omeopati e terapeuti alternativi, di cosmetologi e di beauty farm, di astrologi maghi e psicologi, ma anche di certi medici e industrie farmaceutiche che sognano di arrivare a medicalizzare anche gli individui più sani.
La ricetta è chiara e semplice e consiste essenzialmente nel controllo dei veri fattori di rischio per la salute. Si chiama prevenzione primaria, devo stare attento a quello che mangio e a quanto mangio, devo mantenere un peso adeguato, non devo assolutamente fumare e bere alcool, devo evitare il troppo stress sia fisico che psichico, devo impegnarmi a fare la giusta attività fisica, devo condurre una vita intellettualmente stimolante e socialmente appagante, non devo espormi troppo al sole, devo evitare il più possibile il contatto con sostanze mutagene e cancerogene e radiazioni pericolose.
 
Dopo una certa età, devo inoltre pensare ad una adeguata strategia di prevenzione secondaria che consista nel controllare periodicamente i miei parametri metabolici come i livelli di colesterolo, di trigliceridi e di glicemia del sangue, controllare i valori pressori, e sottopormi a programmi di screening, come per esempio nei confronti dei tumori più diffusi come quello della mammella per le donne o quello della prostata per gli uomini.
 
Questo e molto altro è quanto la ricerca scientifica mi suggerisce di fare, per cercare di proteggere quello che mi sta più a cuore, e anche se ciò non mi garantisce la certezza assoluta ora sta a me decidere di approfondire, meglio sani per scelta che malati per caso; nonostante tutto in Italia esistono ancora inspiegabilmente oltre dodici milioni di fumatori.

Autore : Fabio Vomiero